PROTOCOLLO
Uffici Mono-Tenant
PROTOCOLLO
Cantieri Edili
Descrizione misure da adottare
1
ANALISI PRELIMINARE DEL CANTIERE EDILE – VALUTAZIONE DEL RISCHIO
7
Misure per la PULIZIA e SANIFICAZIONE degli AMBIENTI
3
Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’ACCESSO AL CANTIERE
4
Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’UTILIZZO DEGLI SPAZI
5
Misure per l’ INFORMAZIONE
6
Misure per il miglioramento della QUALITÀ DELL’ARIA
8
Misure per la SORVEGLIANZA SANITARIA (dei LAVORATORI)
2
ISTITUZIONE DEL “COMITATO”
2.1
Deve essere costituito un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione. Al Comitato devono partecipare il Datore di Lavoro dell’Impresa affidataria dei lavori, il suo RSPP, il suo Medico Competente, i Rappresentanti dei Lavoratori e le rappresentanze sindacali (se presenti) (come previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020). A detto comitato devono comunque essere interessate tutte le aziende che fanno parte della filiera prevista per la realizzazione dell’opera.
Il Comitato potrà eventualmente nominare una specifica figura, il “COVID-Manager”, che avrà la responsabilità di gestire l’implementazione ed il controllo dell’efficacia delle misure di rientro nonché il loro progressivo adeguamento in relazione all'evolversi dell'epidemia. Dovrà inoltre curare gli aspetti legati alla comunicazione all’interno dell’azienda (es. rendere noti gli aggiornamenti delle misure di prevenzione e protezione).
1
ANALISI PRELIMINARE DEL CANTIERE EDILE – VALUTAZIONE DEL RISCHIO
1.1
Preliminare ed essenziale alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare per il contenimento del rischio di contagio da virus SAR-CoV-2, è l’analisi accurata delle attività lavorative che si svolgono in cantiere, del personale che opera, dell’organizzazione del lavoro, del lay-out degli spazi e delle attività svolte in regime di appalto – subappalto così come inquadrate, ai fini della sicurezza, nel D.Lvo 81.08 e s.m.i.
A seguito dell’analisi viene associato a ciascuna mansione il rischio di contagio correlato ed individuate eventuali specifiche criticità presenti.
Per la valutazione del livello di rischio di contagio viene adottata la metodologia definita dall’INAIL che prevede la classificazione in tre variabili:
-
Esposizione: alta probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle attività lavorative (es. gestione dei rifiuti speciali ecc…);
-
Prossimità: le caratteristiche intrinseche dell’attività non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. attività interferenti);
-
Aggregazione: la tipologia di attività prevede il contatto con altri soggetti (es. visitatori) oltre ai lavoratori delle imprese (es. refettorio, spogliatoio, servizi igienici, ascensori, piattaforme elevatrici tipo “ALIMAK”).
Il risultato finale della combinazione delle suddette variabili determina l’attribuzione del livello di rischio, sulla base del quale vengono decise e modulate le varie misure di prevenzione.
Infine, viene individuata la possibile presenza di “soggetti vulnerabili” ovvero più a rischio in quanto sussistono una o più delle seguenti condizioni:
-
età avanzata (oltre i 60 anni)
-
presenza di patologie croniche, comprese le condizioni immunocompromesse
Per questi soggetti devono essere adottate specifiche misure di prevenzione e protezione più stringenti (per esempio ritardando il rientro in azienda).
In caso di cantieri all’estero la valutazione del livello di rischio di contagio viene effettuata con il criterio definito dalla Linea Guida OSHA 3990-03-2020 (vedi APPENDICE B) che classifica il rischio di contagio in: “molto alto”, “alto”, “medio” e “basso”. Il risultato di questa valutazione viene rapportato al livello di rischio calcolato secondo la metodologia INAIL assumendo tra i due il livello più cautelativo.
2
Misure ORGANIZZATIVE
2.1
STUDIO DEI FLUSSI
Il Comitato deve ridefinire i flussi di accesso al cantiere, differenziando le tipologie di utenza (personale addetto al cantiere, fornitori, ecc.), e privilegiando la distinzione tra varchi di ingresso e di uscita.
Lo studio dei flussi deve garantire la riduzione delle interferenze.
I percorsi di circolazione dovranno essere il piu’ possibile unidirezionali creando percorsi obbligati “a senso unico”. I percorsi dovranno essere delimitati e individuati mediante idonea cartellonistica.
In corrispondenza del varco d’ingresso deve essere previsto il punto di controllo della temperatura corporea.
2.2
GESTIONE AFFOLLAMENTO
Il criterio prioritario di protezione è il distanziamento interpersonale tra lavoratori e il pubblico/utenza, che si realizza attraverso il contenimento del numero di lavoratori presenti contemporaneamente nelle varie aree di cantiere, in modo da evitare assembramenti egarantire la distanza minima di 1,5 m tra le persone (corrispondente a circa 1 metro misurato tra le spalle, vedi Figure 5 e 6).
Pertanto l’impresa affidataria, sentiti il CSE e le ditte subappaltatrici, deve definire il numero massimo di persone che possono essere presenti (in cantiere e negli uffici).
Se necessario dovrà essere valutata l’adozione di misure organizzative quali:
a) riorganizzare delle attività di cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni
b) utilizzare il lavoro a distanza per le attività amministrative/d’ufficio che lo permettono, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause);
c) adottare orari di ingresso/uscita dal cantiere scaglionati, cioè ordinati a gruppi, al fine di limitare le occasioni di contatto nelle zone di ingresso/uscita;
d) favorire l’alternanza su più turni di lavoro nell’arco della giornata dei dipendenti impegnati nei reparti produttivi, con l’obiettivo di ridurre i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
e) ampliare le fasce orarie di accesso da parte di fornitori e di clienti (ove presente un ufficio vendita);
f) vietare tutte le attività che comportano l’aggregazione di persone;
g) Individuare procedure per le operazioni di manutenzione e riparazione limitando la circolazione dei manutentori/riparatori alle sole aree interessate dall’intervento;
h) prevedere modalità di prenotazione per il ritiro di materiali;
i) ove presente un servizio di trasporto organizzato dall’Impresa/subappaltatore per raggiungere il luogo di lavoro, va garantita la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento, rispettando la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra essi o facendo indossare guanti e mascherine monouso.
Contestualmente rivaluterà il cronoprogramma dei lavori in modo da tener conto delle necessità emergenti funzionali all’applicazione ed al mantenimento delle misure anti-contagio.
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Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’ACCESSO E dell’UTILIZZO DEGLI SPAZI
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3.1
VARCHI INGRESSO AL CANTIERE
a) regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone in modo da garantire all’interno del cantiere la presenza del numero massimo di persone sopra determinato;
b) prevedere uno o più addetti sulle porte di accesso per garantire il distanziamento tra le persone in fila e regolamentare l’accesso;
c) consentire l’accesso solo alle persone dotate di mascherina. Se sprovviste deve essere valutata e adottata una delle seguenti opzioni:
- distribuirla gratuitamente
- vietare l’accesso al cantiere
d) mettere a disposizione in corrispondenza dei varchi di accesso al cantiere una colonnina con gel disinfettante. Le colonnine devono essere dotate di invito a lavarsi le mani tutte le volte che si accede.
P
T
3.2
MISURAZIONE TEMPERATURA PERSONE IN INGRESSO
Attuare presso il/i varco/i di entrata del cantiere, il controllo ( [1] ) della temperatura corporea delle persone in entrata. Se la temperatura risulta superiore a 37,5°:
-
LAVORATORI DEL CANTIERE (dipendenti dell’Impresa affidataria e dei subappaltatori) - dovrà essere momentaneamente isolato in locale appositamente dedicato
-
VISITATORI e FORNITORI – non consentire l’accesso, raccomandare il rientro presso la propria abitazione, di avvisare il proprio medico di riferimento e seguire le procedure previste dal Ministero della Salute.
[1] Per questioni legate alla tutela della privacy rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisito. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali. Il soggetto incaricato deve essere:
-
dotato dei DPI previsti;
-
istruito in merito alle modalità per la rilevazione della temperatura o di eventuali altri parametri fisiologici;
-
nominato come “autorizzato al trattamento dei dati personali in relazione alle finalità del trattamento”, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 29 del GDPR con specifiche istruzioni.
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3.3
GESTIONE ACCESSO AZIENDE TERZE IN APPALTO (servizi di manutenzione, pulizia, security ecc.
Garantire che:
-
gli interventi manutentivi vengano valutati singolarmente al fine di predisporre congiuntamente le idonee misure di prevenzione ed esecuzione;
-
per quanto possibile, l’esecuzione delle attività nei locali della Società committente avvenga in orari tali da ridurre le occasioni di contatto con il personale della stessa;
-
ove possibile, venga individuato o installato un servizio igienico dedicato al personale delle ditte “esterne”, con divieto di utilizzo di quelli del personale del committente.
P
T
3.4
GESTIONE CONSEGNA FORNITURE (es. carico/scarico materiali)
Individuare procedura di ingresso, transito e uscita di fornitori esterni, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale aziendale.
In particolare la procedura deve prevedere:
-
ove possibile, che gli autisti dei mezzi di trasporto restino a bordo dei propri mezzi. In ogni caso che il trasportatore mantenga la rigorosa distanza di almeno 1 metro;
-
di non consentire agli autisti l’accesso ai locali per nessun motivo.
ove possibile, che l’autista utilizzi un servizio igienico dedicato, con divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente.
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3.5
MESSA A DISPOSIZIONE DEI DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario adottare DPI quali mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.
Pertanto l’Azienda, in relazione alle singole mansioni/attività svolte dai lavoratori, deve distribuire ai propri dipendenti mascherine monouso di tipo FFP2 oppure di tipo chirurgico e, ove ritenuto necessario, guanti monouso, occhiali ecc..
Si precisa che tutti lavoratori che condividono spazi comuni, in cui non è garantibile la distanza di 1 metro, devono utilizzare una mascherina chirurgica (come normato dal DL n° 9 (art. 34) in combinato disposto con il DL 18(art. 16 c 1)).
L’Azienda deve disporre di una dotazione di riserva per qualsiasi evenienza e deve individuare, una o più figure di riferimento per la verifica delle scorte dei prodotti in oggetto.
In fase di consegna dei DPI devono essere consegnate anche le indicazioni d’uso e le modalità di riassegnazione.
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4
Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’UTILIZZO DEGLI SPAZI
4.1
ACCESSO AGLI UFFICI DI CANTIERE
Mettere a disposizione in prossimità dell’accesso ai baraccamenti e ad ogni piano un contenitore con gel disinfettante. Il contenitore deve essere dotato di invito a lavarsi le mani tutte le volte che si accede agli uffici.
Mettere a disposizione degli utenti cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso dotati di coperchio con apertura a pedale o fotocellula.
4.2
LOCALE PER ISOLAMENTO TEMPORANEO
Dedicare un locale destinato a isolare momentaneamente, in attesa della “valutazione”, il personale dell’Impresa affidataria e dei subappaltatori la cui temperatura corporea risulti superiore a 37,5 °C. Inoltre si dovrà:
a) ove possibile, mantenere una leggera prevalenza dell’estrazione dell’aria dal locale rispetto alla mandata (locale in leggera depressione);
definire una procedura, in conformità ai protocolli sanitari/regionali, per effettuare la “valutazione” del soggetto ed eventualmente gestire il trasferimento nella sede idonea ad effettuare tutti i necessari accertamenti sanitari (in APPENDICE A è riportato un esempio di procedura conforme).
4.3
LAY OUT UFFICI (se presente)
Per ciascuna tipologia di ufficio (“open space”, chiusi) studiare la disposizione delle postazioni di lavoro in modo da garantire il distanziamento minimo di 1 m tra le sedute (vedi Figure 6).
4.4
SALE RIUNIONI
Privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni operative, le modalità di collegamento da remoto. Se ciò non sarà possibile, nell’organizzazione della riunione fare in modo che il numero dei partecipanti sia commisurato alla possibilità di mantenere la distanza minima di 1 m tra le sedute. Per aumentare il numero dei partecipanti, è possibile ridistribuire le sedute ma sempre nel rispetto del parametro sopra indicato.
4.5
UTILIZZO DEI MONTACARICHI di CANTIERE
Per lo spostamento tra i vari livelli del cantiere, consigliare l’utilizzo delle scale attraverso opportuna segnaletica.
In relazione alla dimensione del montacarichi, valutare il numero massimo di utenti che possono utilizzarlo contemporaneamente. Posizionare in prossimità di ogni area di sbarco degli schemi esemplificativi di come disporsi sul montacarichi.
4.6
AREE DI CONSUMAZIONE PASTI / REFETTORIO
Definire il numero massimo di persone che possono occupare contemporaneamente l’area in modo da poter garantire la distanza minima di 1 m tra persone sedute ai tavoli.
In esito a questa verifica adottare una o più delle seguenti azioni:
a) regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone in modo da garantire all’interno la presenza del numero massimo sopra determinato nonché il distanziamento tra persone in fila;
b) Istituire una turnazione;
c) dove è possibile, dedicare una porta all’entrata e una all’uscita. In corrispondenza dell’entrata rendere disponibile un detergente per le mani con obbligo di utilizzo;
d) Individuare con segnaletica i posti non utilizzabili;
e) i tavoli e le relative sedute dovranno essere mantenuti ad una distanza tale da garantire il rispetto della distanza minima di 1 m tra le persone, con possibilità di ridurre questa distanza mediante adozione di specifiche schermature;
f) Garantire l’aereazione costante del luogo (attraverso l’apertura di porte/finestre);
g) predisporre appositi cestini dove buttare i DPI monouso e i fazzoletti.
Vietare l’uso promiscuo dei dosatori di condimento (es, oliera, saliera, zuccheriera, ecc…). Potranno essere utilizzati sono prodotti in confezione monodose.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area indicante le regole di utilizzo dello spazio (mantenimento distanza evitando assembramenti, pulizia delle mani ecc.).
4.7
AREA BREAK DOTATE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Definire una specifica modalità di accesso all’area. In particolare è necessario prescrivere che:
a) qualora lo spazio non consentisse il mantenimento della distanza minima di 1 m dagli altri che stanno usufruendo del distributore o che stanno consumando quanto prelevato, di mantenersi all’esterno dell’area;
b) dopo aver prelevato la bevanda o il cibo, non si sosti in prossimità del distributore. Dopo aver consumato si abbandoni l’area per lasciare posto ad altri utenti.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area in oggetto (Figura 2).
4.8
LOCALE GUARDIANIA
Definire una specifica modalità di accesso al locale. In particolare è necessario prescrivere che:
a) L’avvicinamento alla Guardiania, da parte degli utenti, avvenga una persona alla volta, per la durata strettamente necessaria, garantendo sempre il mantenimento della distanza minima di 1 m dal personale presente;
b) Lo sportello venga dotato di schermatura trasparente per la protezione dell’operatore (se non già presente)
c) vengano adottate le seguenti misure di prevenzione da parte del personale addetto:
- evitare di entrare in contatto con il personale del turno uscente, mantenendo sempre da quest’ultimo una distanza minima di 1 m;
- mantenere sempre la suddetta distanza anche dagli altri operatori del medesimo turno;
- eseguire, a fine turno, a cura dell’operatore uscente, la pulizia della postazione di lavoro (tavolo, tastiera, mouse, telefono, ecc.) con appositi prodotti detergenti messi a disposizione dal Datore di Lavoro e correlati di relative schede di modalità di utilizzo e di sicurezza;
d) venga garantita l’aereazione del locale (favorendo il ricircolo naturale dell’aria attraverso l’apertura di porte/finestre).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area in oggetto.
4.9
UTILIZZO DEI SERVIZI IGIENICI
Regolamentare l’accesso ai servizi igienici. In particolare deve essere previsto:
a) l’ingresso una persona per volta
b) la messa a disposizione di un gel disinfettante all’ingresso del bagno con richiesta di disinfezione delle mani sia all’ingresso che all’uscita dal locale
c) il rispetto della distanza minima di 1 m tra gli utenti in fila in attesa di accedere
d) che venga garantita l’aereazione del locale (favorendo il ricircolo naturale dell’aria attraverso l’apertura delle finestre.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area indicante le regole di utilizzo dello spazio
Valutare la distribuzione dei servizi igienici al fine di ridurre gli spostamenti dei lavoratori che operano nel cantiere.
4.10
AREE DI RICEVIMENTO/CONSEGNA MERCI
a) (ove possibile) richiedere che l’autista non scenda dal mezzo;
b) non fare entrare l’operatore nei locali del cantiere;
c) individuato un servizio igienico ad uso esclusivo degli autisti per evitare il contatto con il personale di cantiere.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area in oggetto (Figura 3).
4.11
SPOGLIATOI (dedicati a personale di servizio, reception/pulizia ecc.)
a) Richiedere che l’operatore utilizzi il locale per il tempo strettamente necessario;
b) Richiedere il mantenimento della distanza minima di 1 m;
c) (armadietti) assegnare gli armadietti a singole persone (no armadietti a rotazione).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità della/e aree in oggetto (Figura 4).
4.12
PUNTO DI CONSEGNA DELLE CORRISPONDENZA IN ARRIVO
La corrispondenza in arrivo (lettere, pacchi, etc) deve essere sottoposta a disinfezione nel momento in cui viene recuperata.
(in tal senso valutare la possibilità di chiedere al proprio fornitore di servizi di pulizia di fornire vaporizzatori di igienizzante con cui disinfettare la corrispondenza)
4.13
PARCHEGGIO AUTOVETTURE (se presente)
Valutare la necessità o meno di ridurre i posti auto utilizzabili in modo da agevolare il mantenimento della distanza di sicurezza tra gli utenti che salgono e scendono delle autovetture.
Predisporre specifica cartellonistica indicare le modalità di accesso sul proprio automezzo in compresenza di persone che devono usare l’auto adiacente.
Se il punto di accesso al cantiere avviene direttamente dal parcheggio dovranno essere adottate le stesse modalità di regolamentazione previste sugli altri accessi.
5
Misure per l’ INFORMAZIONE
5.1
INFORMAZIONE DEL PERSONALE DI CANTIERE (dell’appaltatore e dei subappaltatori)
L’Impresa affidataria deve comunicare al proprio personale, mediante invio di apposita Informativa, le specifiche misure adottate in cantiere ai fini della ripresa delle attività nonché le norme comportamentali e le misure igienico sanitarie a cui attenersi all’interno degli ambienti.
Prima di accedere agli spazi di lavoro, richiedere a tutto il personale la sottoscrizione dell’Autodichiarazione di cui all’APPENDICE C.
In particolare, ciascun lavoratore dovrà dichiarare di non essere già risultato positivo all’infezione COVID 19. In caso contrario per poter rientrare, dovrà fornire al Medico Competente il CERTIFICATO MEDICO da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
L’Informativa e l’Autodichiarazione potranno essere somministrate mediante specifica Applicazione IT oppure tramite invio di e-mail).
L’impresa affidataria, eventualmente anche con l’ausilio dell’Ente Unificato Bilaterale formazione/sicurezza delle costruzioni, deve inoltre comunicare a tutti i lavoratori delle imprese subappaltatrici, circa le misure di prevenzione e protezione adottate. Eventuali specifiche attività di formazione/informazione dovranno essere registrate.
Nel caso di presenza di lavoratori stranieri, le informazioni devono essere rese comprensibili ai lavoratori.
5.2
INFORMAZIONE DEI VISITATORI (es. tecnici, consulenti).
Predisporre e fornire per i visitatori una specifica Informativa in merito alle misure di prevenzione e protezione adottate all’interno del cantiere e alle misure igienico sanitarie ( [1] ) a cui attenersi all’interno degli ambienti:
a) evitare il contatto ravvicinato con persone con persone che soffrono di infezioni respiratorie
b) evitare abbracci e strette di mano
c) rispettare la distanza minima di 1 metro tra le persone
d) coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso o con il gomito quando si starnutisce e tossisce
e) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
f) utilizzare mascherine per la protezione delle vie respiratorie (anche “di comunità”)
Inoltre dovrà essere fatta sottoscrivere l’Autodichiarazione contenente le condizioni necessarie per l’accesso al museo.
Per esempio potranno essere adottate le seguenti modalità di somministrazione dell’Informativa e dell’Autodichiarazione:
-
mediante specifica Applicazione IT
- informativa consegnata al momento del check-in con richiesta di firma dell’Autodichiarazione per accettazione delle condizioni.
L’impresa affidataria, di concerto con il CSE (Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione), definirà le modalità di informazione più idonee.
In corrispondenza degli ingressi, e comunque in posizione ben visibile, applicare opportuni cartelli informativi richiamanti le misure igienico sanitarie sopra elencate (es. Figura 7).
[1] la modalità più opportuna di somministrazione di queste informazioni dovrà essere definita dalla Società. Affissione di cartelli (Figura 1), consegna di opuscolo informativo, invio di messaggi su cellulare e tablet, utilizzo di Applicazione IT ecc. come previsto dal “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020.
6
Misure per il miglioramento della QUALITÀ DELL’ARIA
6.1
VENTILAZIONE NATURALE (servizi igienico assistenziali)
In presenza di finestre apribili, tutte le mattine prima dell’avvio delle attività d’ufficio, aprire le finestre per incrementare la ventilazione naturale degli ambienti, anche a discapito del comfort termico. Ripetere l’operazione a metà giornata, per esempio durante la pausa pranzo.
6.2
VENTILAZIONE MECCANICA
In presenza di impianto di ventilazione centralizzato, adottare le seguenti misure:
a) eliminare la funzione di ricircolazione dell’aria (la ventilazione deve avvenire con il 100% di aria esterna);
b) aumentare il ricambio d’aria negli ambienti attivando la ventilazione a velocità nominale almeno 2 ore prima l’inizio dell’utilizzo dell’edificio e riducendola al minimo almeno 2 ore dopo il termine del periodo d’uso giornaliero. In caso di sistemi con controllo delle portate d’aria centralizzato in base alla concentrazione di CO2 negli ambienti, abbassare il limite di intervento a 400 ppm, soglia che di fatto attiva il funzionamento costante delle macchine;
c) mantenere attivo l’impianto di ventilazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La notte e nei week end potrà essere abbassata la velocità;
d) mantenere attivo l’impianto di estrazione aria dai WC 24 ore su 24, 7 giorni su 7;
6.3
PULIZIA IMPIANTI (ventilazione, condizionamento)
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri degli impianti di condizionamento (UTA) e praticare la loro disinfezione con prodotti virucidi.
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri dei fan-coils.
Aumentare la frequenza di pulizia delle griglie/bocchette di immissione/estrazione aria.
7
Misure per la PULIZIA e SANIFICAZIONE degli AMBIENTI
7.1
SANIFICAZIONE PRE-APERTURA
Prima della riapertura degli uffici di cantiere ed in generale di tutti gli ambienti (consumazione pasti, bagni, sale meeting ecc.) l’impresa Affidataria deve effettuare una sanificazione straordinaria completa di tutti gli spazi e delle postazioni di lavoro. Tale attività deve essere documentata.
Per sanificazione si intende: la pulizia (con detergenti tradizionali) e la successiva disinfezione (con idonei prodotti disinfettanti). Le modalità di disinfezione degli ambienti dovranno essere decise in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche degli spazi da trattare.
Per la sanificazione il Datore di Lavoro deve incaricare ditte in possesso di:
-
Inscrizione in CCIAA con specifico riferimento alla Sanificazione
-
Personale specificatamente formato nelle procedure di sanificazione e gestione dei prodotti disinfettanti (ozono, cloro, perossidi)
Documento di Valutazione Rischi in cui sia presente l’attività di sanificazione
7.2
PROCEDURE DI PULIZIA ORDINARIA
Si deve effettuare la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Aumentare la frequenza della pulizia ordinaria (con comuni detergenti) delle principali superfici di contatto quali, ad esempio:
-
interruttori
-
maniglie di porte e finestre (dei baraccamenti)
-
superfici dei servizi igienici e sanitari
-
piani di appoggio dei tavoli
-
cornette del telefono
-
superfici dei dispositivi di stampa (fotocopiatrici, plotter)
-
pulsantiere di distributori automatici
7.3
SANIFICAZIONE PERIODICA
Periodicamente si deve effettuare la sanificazione completa di tutti gli ambienti, delle postazioni di lavoro (tavolo, tastiere, schermi touch, mouse ecc.) e delle aree comuni.
7.4
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO
Al fine di consentire una più efficace effettuazione delle operazioni di pulizia e sanificazione della postazione di lavoro, dare disposizione di rimuovere, a fine giornata, tutti gli effetti personali conservati sul tavolo (clean desk policy).
7.5
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO SOGGETTE A TURNAZIONE
Ad ogni cambio di turno, pulizia delle principali superfici di contatto (tavolo, tastiera e braccioli sedia ecc.). La pulizia deve essere effettuata direttamente dall’utente al termine del turno mediante i prodotti messi a disposizione dalla Società.
7.6
Mettere a disposizione degli utenti un kit per la pulizia delle superfici, costituito da un prodotto igienizzante e panni monouso (in modo da dare la possibilità ad ognuno di pulire la propria postazione).
7.7
PULIZIA ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL PERSONALE
Individuare eventuali attrezzature/dotazioni presenti negli ambienti di cantiere che possono favorire la diffusione del virus quali, ad esempio:
-
Distributori di snack e caffè
-
Distributori di acqua potabile
Per queste attrezzature deve essere opportunamente regolamentato l’utilizzo (eventualmente anche vietandolo) e definite specifiche modalità di pulizia.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’attrezzatura.
7.8
DISINFEZIONE AMBIENTI DOVE HA SOGGIORNATO PERSONA RISULTATA INFETTA
L’ambiente deve essere sanificato secondo le disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, e deve essere ventilato.
Per la sanificazione dell’ambiente applicare le misure straordinarie di seguito riportate:
-
a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con detergente neutro e successiva disinfezione. Per la disinfezione, da effettuare sempre dopo la pulizia, utilizzare ipoclorito di sodio 0,1%. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare alcol etilico al 75% o soluzioni similari;
-
durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o di tipo chirurgico, protezione facciale, guanti monouso, tuta monouso). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto;
vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate più di frequente quali, per esempio, interruttori, maniglie di porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, pulsantiere ascensori, ripiani della scrivania, cornette del telefono.
7.9
GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI
DPI monouso e panni monouso per la “normale” pulizia/disinfezione.
Dotare il personale di appositi cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso e di panni monouso utilizzati per la normale pulizia/disinfezione delle superfici. Questi rifiuti devono essere raccolti in sacchetti, sigillati e conferiti nella raccolta del secco indifferenziato.
Mascherine, guanti, panni e stracci utilizzati per la sanificazione/decontaminazione dell’ambiente in cui ha soggiornato un soggetto sospetto o confermato di COVID 19.
I rifiuti prodotti dalle attività di sanificazione/decontaminazione, immediatamente dopo il termine dell’attività, devono essere raccolti separatamente, trattati ed eliminati come materiale potenzialmente infetto (rif. Circolare del Min. Salute n. 5443 del 22/02/2020: “…I rifiuti devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto categoria B (UN 3291)…”, corrispondenti al codice CER 18.01.03* HP 9 e categoria ADR UN 3291).
7.10
PULIZIA MEZZI DI TRASPOSTO AZIENDALI / ATTREZZATURE, NON AD USO ESCLUSIVO
In funzione della tipologia di mezzo/attrezzatura di lavoro a disposizione del personale dovrà essere prevista una regolamentazione per l’utilizzo e la pulizia. Quest’ultima, in particolare, dovrà essere prevista al termine delle lavorazioni e durante il loro uso.
Per le autovetture e le attrezzature di lavoro devono essere previste le seguenti misure:
-
dotare il mezzo di un pacco di guanti monouso, di un flacone di gel igienizzante e di panni monouso
-
prima e dopo l’utilizzo, aprendo i finestrini, arieggiare la cabina (se presente), in caso di autovettura l’abitacolo
-
utilizzare sempre guanti monouso durante l’utilizzo del mezzo. Utilizzare la mascherina solo in caso di autovettura
al termine dell’utilizzo pulire con gel e panni in dotazione: il volante, le maniglie, il pomello della leva del cambio, leve di comando ecc..
8.1
REINTEGRO LAVORATORI DOPO L’INFEZIONE COVID 19
Il Medico Competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, deve effettuare la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’”idoneità alla mansione” (rif. D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter), anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
8.2
La sorveglianza sanitaria periodica dei dipendenti deve proseguire nel rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute. In particolare:
-
dovranno essere privilegiate le “visite preventive”, le “visite a richiesta” e le “visite da rientro” da malattia
la sorveglianza sanitaria periodica non sarà interrotta (sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio)
8.3
Il Medico Competente deve collaborare con il Datore di Lavoro e le altre figure aziendali (RLS/RLST) nell’integrare e proporre misure di regolamentazione legate al COVID-19, per esempio dovrà:
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proporre eventuali ulteriori misure di prevenzione e protezione, in caso di personale con particolare fragilità a causa di patologie attuali o pregresse, stato di gravidanza, età avanzata
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aggiornare la formazione e l’informazione nei confronti dei lavoratori rispetto al rischio biologico ed alle misure di prevenzione adottate
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attuare gli adempimenti richiesti dalle autorità sanitarie competenti
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effettuare formazione su regole igieniche di base
In particolare, il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori.
8.4
Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, rispetto alla normale sorveglianza sanitaria del personale operata dal Medico Competente, come ad esempio l’esecuzione del tampone per i lavoratori, la Società fornirà la massima collaborazione.
Analogamente, verranno informati i dipendenti di questa eventualità con richiesta di fornire la massima collaborazione.
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