PROTOCOLLO
Uffici Mono-Tenant
PROTOCOLLO
Aerostazioni
ISTITUZIONE DEL “COMITATO”
L’insieme dei Datori di Lavoro e dei soggetti responsabili delle Società operanti a qualsiasi titolo all’interno dell’aerostazione, devono costituire un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione.
Pertanto al Comitato, oltre ai soggetti responsabili della Società che ha in Gestione lo scalo (Accountable Manager, il Post Holder Terminal, il Post Holder Operazioni, il Safety Manager, il Legal Manager, RLS, RSU), devono partecipare tutti i Datori di Lavoro, gli RSPP, i Medici Competenti e i Rappresentanti dei Lavoratori, nonché le rappresentanze sindacali (se presenti) di tutte le Società operanti a qualsiasi titolo all’interno dell’aerostazione (come previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020).
Il Comitato potrà eventualmente individuare e nominare una specifica figura, il “COVID-Manager”, che avrà la responsabilità di gestire l’implementazione ed il controllo dell’efficacia delle misure di rientro nonché il loro progressivo adeguamento in relazione all'evolversi dell'epidemia. Dovrà inoltre curare gli aspetti legati alla comunicazione all’interno dello scalo (es. rendere noti ai lavoratori e al pubblico gli aggiornamenti delle misure di prevenzione e protezione).
1
ANALISI PRELIMINARE DELL'AZIENDA - VALUTAZIONE DEL RISCHIO
1.1
Preliminare ed essenziale alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare per il contenimento del rischio di contagio da virus SAR-CoV-2, è l’analisi accurata delle attività del servizio pubblico svolto nel contesto della aerostazione, di quelle lavorative che si svolgono nello stesso contesto, della tipologia del personale che opera, dell’organizzazione del lavoro, del lay-out della aerostazione e di tutte le attività svolte in regime di appalto funzionale alla complessiva gestione del sistema.
A seguito dell’analisi viene associato, a ciascun ambito/attività e alle mansioni nello stesso ambito presenti, il livello di rischio di contagio correlato ed individuate eventuali specifiche criticità presenti. Inizialmente si valuta il livello di rischio nella configurazione ante COVID–19 successivamente si rivaluta il rischio a seguito dell’attuazione delle misure anti-contagio previste così da verificare la possibile riduzione del rischio.
Per la valutazione del livello di rischio di contagio viene adottata la metodologia definita dall’INAIL che prevede la classificazione in tre variabili:
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Esposizione: alta probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca);
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Prossimità: le caratteristiche intrinseche dell’attività non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio);
-
Aggregazione: la tipologia di attività prevede il contatto con altri soggetti (es. pubblico) oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo).
Il risultato finale della combinazione delle suddette variabili determina l’attribuzione del livello di rischio, sulla base del quale vengono decise e modulate le varie misure di prevenzione.
Infine, viene individuata la possibile presenza di “soggetti vulnerabili” ovvero più a rischio in quanto sussistono una o più delle seguenti condizioni:
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età avanzata (oltre i 60 anni)
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stato di gravidanza
-
presenza di patologie croniche, comprese le condizioni immunocompromesse
Per questi soggetti devono essere adottate specifiche misure di prevenzione e protezione più stringenti (per esempio ritardando il rientro in azienda).
Il Piano di rientro, conseguenza del protocollo, potrà valutare in relazione alle disposizioni nazionali/internazionali la possibilità di non consentire l’uso del servizio pubblico alla tipologia dell’utenza rientrante nelle previsioni di cui sopra.
In caso di aerostazioni all’estero la valutazione del livello di rischio di contagio viene effettuata con il criterio definito dalla Linea Guida OSHA 3990-03-2020 (vedi APPENDICE B) che classifica il rischio di contagio in: “molto alto”, “alto”, “medio” e “basso”. Il risultato di questa valutazione viene rapportato al livello di rischio calcolato secondo la metodologia INAIL assumendo tra i due il livello più cautelativo.
2
Misure ORGANIZZATIVE
2.1
STUDIO DEI FLUSSI
Devono essere ridefiniti i flussi di accesso al complesso dell’aerostazione, differenziando le tipologie di utenza e, ove possibile, prevedendo una netta separazione tra flussi ingresso e in uscita.
In caso di strutture multifunzionali (es. dotate di negozi, bar, uffici, ecc.) per ciascuna funzione deve essere effettuato lo studio dei flussi, studio questo che poi dovrà essere integrato, in coerenza, con quello generale principale dell’aerostazione.
Lo studio dei flussi negli spazi di circolazione deve garantire la riduzione delle interferenze al fine di garantire il mantenimento del distanziamento sociale.
A tale scopo i flussi di circolazione del pubblico dovranno essere il più possibile unidirezionali creando percorsi obbligati “a senso unico” ricorrendo anche a soluzioni tipiche dell’ingegneria dei flussi di traffico [Es. introduzione di rotatorie per l’inversione dei flussi]. I percorsi dovranno essere individuati, per esempio, mediante stikers adesivi applicati sul pavimento (frecce o impronte) indicanti la direzione da tenere o attraverso specifica cartellonistica verticale in modo da tener conto che le persone in transito generalmente guardano verso l’alto al fine di identificare informazioni utili al raggiungimento dei banchi del check-in e dei gate di accesso. Questa particolare cartellonistica di indirizzamento COVID–19 deve essere chiaramente visibile e non deve confondersi con quella ordinariamente presente nel terminal che, ad oggi, ha altre finalità e quindi grafica e colore specifico.
La delimitazione dei flussi potrà essere realizzata mediante sistemi di tipo “leggero” tipo Tendiflex.
Subito dopo i varchi di accesso (entrate al terminal) deve essere previsto un percorso dedicato che porti al punto di controllo della temperatura (es con termo-scanner )prima dell’ingresso vero e proprio al terminal.
Analogamente nella zona Arrivo passeggeri, un percorso dedicato, separato da quello dei passeggeri in partenza, deve portare al punto di controllo della temperatura.
In relazione alla tipologia e dimensione dell’aerostazione, deve essere comunque realizzato un coordinamento gestionale che porti a una riduzione dei punti di controllo della temperatura (Es. se il controllo viene fatto all’ingresso del terminal, si potrà non essere soggetti ad ulteriore misurazione della temperatura al check-in o all’ingresso delle aree commerciali).
2.2
GESTIONE AFFOLLAMENTO
Ogni Società operante all’interno dell’aerostazione deve definire il numero massimo del proprio personale/pubblico che può occupare i vari spazi lavorativi (uffici, uffici, bar, negozi, ecc.), in modo da evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale di 1,5 metri (corrispondente a circa 1 metro misurato tra le spalle, vedi Figure 5 e 6).
Se necessario adottare misure organizzative quali, per esempio:
-
Prolungamento dell’orario di apertura al pubblico
-
turnazione del personale
Vista la complessità del sistema la valutazione potrebbe essere supportata da uno studio di analisi dei flussi assistita dai dati in campo pre-COVID e COVID in un arco di tempo utile ad allineare i dati di analisi con quelli reali e con il modello gestionale che ne consegue.
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Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’ACCESSO
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3.1
VARCHI DI INGRESSO al TERMINAL
Fermo restando la valutazione e la necessità della definizione del perimetro COVID 19 esterno al fabbricato del terminal dovranno essere valutate e studiate, in funzione delle risultanze dell’analisi dei flussi le seguenti misure di regolamentazione riferibili ai servizi ai viaggiatori:
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consentire l’accesso solo al pubblico dotato di mascherina (anche “di comunità”).
-
prevedere uno o più addetti in prossimità delle porte di accesso per garantire il distanziamento tra le persone in fila e regolamentare l’accesso e verificare il rispetto dell’ obbligo di indossare la mascherina. Prima delle porte di accesso e lungo il percorso che conduce al controllo della temperatura prevedere apposita segnaletica orizzontale e verticale con l’indicazione della distanza di sicurezza (se necessario utilizzare Tendiflex per delimitare l’accodamento rispetto ad altri spazi di circolazione);
mettere a disposizione del pubblico e del personale, subito dopo il punto di controllo della temperatura e in altri punti dell’aerostazione da definire un erogatore di gel disinfettante (con invito a lavarsi le mani prima di entrare) ed eventualmente dei distributori automatici a pagamento di DPI (mascherine e guanti).
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3.2
MISURAZIONE TEMPERATURA PERSONE IN INGRESSO [1]
Attuare presso i varchi di acceso, il controllo ( [2] ) della temperatura corporea delle persone in entrata. Se la temperatura risulta superiore a 37,5°:
-
PERSONALE DELL’AEROSTAZIONE - dovrà essere momentaneamente isolato in locale appositamente dedicato all’isolamento temporaneo (per esempio posto in prossimità del pronto Soccorso Aeroportuale) a cui accedere passando preferibilmente da area esterna in modo da non senza interferire con i passeggeri.
-
PASSEGGERI/ACCOMPAGNATORI (controllo da effettuarsi all’ingresso del terminal) - non consentire l’accesso, raccomandare il rientro presso la propria abitazione, di avvisare il proprio medico di riferimento e seguire le procedure prevista dal Ministero della Salute.
-
FORNITORI, MANUTENTORI ecc. – non consentire l’accesso, raccomandare il rientro presso la propria abitazione, di avvisare il proprio medico di riferimento e seguire le procedure prevista dal Ministero della Salute.
[1] Si precisa che l’Allegato 9 del DPCM 13.10.2020, “Linee guida per la riapertura attività economiche e produttive” redatte dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome non prevede l’obbligo di misurazione della temperatura corporea.
[2] Per questioni legate alla tutela della privacy rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisito. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali. In tal caso fornire all’interessato l’informativa sul trattamento dei dati personali indicando come finalità del trattamento, l’attività di prevenzione dal contagio da COVID-19 con riferimento all’l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e, come durata della conservazione dei dati, il termine dello stato d’emergenza. Il soggetto incaricato della misurazione della temperatura deve essere:
-
dotato dei DPI previsti;
-
istruito in merito alle modalità per la rilevazione della temperatura o di eventuali altri parametri fisiologici;
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nominato come “autorizzato al trattamento dei dati personali in relazione alle finalità del trattamento”, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 29 del GDPR con specifiche istruzioni.
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3.3
MISURAZIONE TEMPERATURA VIAGGIATORI IN ARRIVO
La misurazione della temperatura è da introdurre anche agli arrivi, in area air side prima dell’eventuale controllo passaporti e dell’accesso alle aree comuni dell’aerostazione, in modo che gli eventuali passeggeri la cui temperatura superi i 37,5 °C possano essere accompagnati nel locale di isolamento temporaneo appositamente predisposto, in attesa di effettuare tutti i dovuti accertamenti. Il recupero degli eventuali bagagli di stiva appartenenti al passeggero sarà a cura della stessa Società di handling che ha gestito il volo in arrivo.
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3.4
GESTIONE ACCESSO AZIENDE TERZE IN APPALTO (es. servizi di manutenzione, pulizia, security, allestimento ecc.)
Garantire che:
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gli interventi manutentivi vengano valutati singolarmente al fine di predisporre congiuntamente le idonee misure di prevenzione ed esecuzione;
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tutti gli interventi manutentivi, vengano possibilmente effettuarsi in orari di chiusura dell’aerostazione al pubblico
-
gli allestimenti e i disallestimenti vengano anch’essi valutati in modo congiunto con le ditte incaricate
-
ove possibile, venga individuato o installato un servizio igienico dedicato al personale delle ditte “esterne”, con divieto di utilizzo di quelli del personale del committente.
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3.5
GESTIONE CONSEGNA FORNITURE (es. carico/scarico materiali)
Individuare procedure di ingresso, transito e uscita di fornitori esterni, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale e con i viaggiatori/pubblico.
In particolare la procedura deve prevedere:
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ove possibile, che gli autisti dei mezzi di trasporto restino a bordo dei propri mezzi. In ogni caso che il trasportatore mantenga la rigorosa distanza di almeno 1 metro;
-
di non consentire agli autisti l’accesso ai locali per nessun motivo.
ove possibile, che l’autista utilizzi un servizio igienico dedicato, con divieto di utilizzo di quelli del personale.
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3.6
MESSA A DISPOSIZIONE DEI DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario adottare DPI quali mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.
Pertanto l’Azienda, in relazione alle singole mansioni/attività svolte dai lavoratori, deve distribuire ai propri dipendenti mascherine monouso di tipo FFP2 oppure di tipo chirurgico e, ove ritenuto necessario, guanti monouso, occhiali ecc..
Si precisa che tutti lavoratori che condividono spazi comuni, in cui non è garantibile la distanza di 1 metro, devono utilizzare una mascherina chirurgica (come normato dal DL n° 9 (art. 34) in combinato disposto con il DL 18(art. 16 c 1)).
L’Azienda deve disporre di una dotazione di riserva per qualsiasi evenienza e deve individuare, una o più figure di riferimento per la verifica delle scorte dei prodotti in oggetto.
In fase di consegna dei DPI devono essere consegnate anche le indicazioni d’uso e le modalità di riassegnazione.
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Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’UTILIZZO DEGLI SPAZI
4.1
SPAZI DI CIRCOLAZIONE
Mettere a disposizione degli utenti e del personale, contenitori con gel disinfettante. I contenitori devono essere dotati di invito a igienizzarsi le mani.
Mettere a disposizione cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso dotati di coperchio con apertura a pedale o fotocellula.
4.2
LOCALE PER ISOLAMENTO TEMPORANEO dei DIPENDENTI
Dedicare un locale destinato a isolare momentaneamente, in attesa della “valutazione”, il personale dell’Aerostazione e i viaggiatori che dovesse manifestare sintomi influenzali o temperatura superiore a 37,5 °C.
Il locale è preferibile venga predisposto nei pressi del Pronto Soccorso Aeroportuale e si dovrà:
-
ove possibile, mantenere una leggera prevalenza dell’estrazione dell’aria dal locale rispetto alla mandata (locale in leggera depressione);
-
definire una procedura, in conformità ai protocolli sanitari/regionali, per effettuare la “valutazione” del soggetto ed eventualmente gestire il trasferimento nella sede idonea ad effettuare tutti i necessari accertamenti sanitari (in APPENDICE A è riportato un esempio di procedura conforme).
-
qualora a giudizio del medico presente nel Pronto Soccorso vi sia il sospetto che si possa trattare di soggetto infetto, subito dopo il suo trasferimento dovrà essere effettuata adeguata sanificazione del locale, oltre ad attuare per il personale medico ed infermieristico quanto previsto dai protocolli sanitari/regionali e ad informare la ASL di pertinenza.
Il locale potrà essere individuato in maniera unitaria nel contesto del terminal valutando altresì la necessità di istituire un punto di “Pronto soccorso COVID”.
4.3
DISTANZIAMENTO SOCIALE SU SCALE, SCALE MOBILI E TAPPETI MOBILI
Indicare, per esempio con grafica adesiva applicata sui gradini, la posizione da tenere per assicurare la distanza minima di 1 m tra le persone che si incrociano sulle rampe di salita e discesa.
4.4
DISTANZIAMENTO SOCIALE IN CORRISPONDENZA DI SEDUTE PER IL PUBBLICO
Le sedute presenti negli spazi di circolazione del terminal nonché quelle presenti nelle aree di imbarco, devono essere opportunamente distanziate al fine di garantire il distanziamento di 1 metro tra le sedute. Se non è possibile rimuoverle dovrà esserne interdetto l’utilizzo mediante chiara indicazione di divieto di utilizzo.
4.5
SALE MEETING (a disposizione del personale di aerostazione)
Privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni operative, le modalità di collegamento da remoto. Se ciò non sarà possibile, nell’organizzazione della riunione fare in modo che il numero dei partecipanti sia commisurato alla possibilità di mantenere la distanza minima di 1 m tra le sedute. Per aumentare il numero dei partecipanti, è possibile ridistribuire le sedute ma sempre nel rispetto del parametro sopra indicato.
4.6
CHECK-IN
In linea generale, raccomandare e favorire l’utilizzo di self check-in per i passeggeri in partenza con solo bagaglio a mano e ancora non provvisti di carta d’imbarco generata da web check-in.
Prevedere pellicole trasparenti usa e getta sopra gli schermi touch oppure igienizzazione frequente degli stessi. Installare dispenser di gel disinfettante mani nelle aree dei self check-in con richiesta di utilizzo prima di effettuare le operazioni.
I banchi check-in devono essere dotati di apposite schermature trasparenti di separazione tra il personale e l’utente dotate di piccola apertura per il passaggio dei necessari documenti di viaggio.
Il passeggero dovrà sempre indossare la mascherina a meno che venga espressamente richiesto dal personale di toglierlo momentaneamente per l’eventuale riconoscimento facciale.
Tutti gli addetti del check-in che dovessero necessariamente entrare a più stretto contatto, anche fisico, con il passeggero, nei casi in cui fosse impossibile mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro, dovranno indossare mascherine, guanti monouso e su indicazione del Medico Competente ulteriori dispositivi di protezione come occhiali protettivi. Si raccomanda di indossare mascherina e guanti monouso in ogni caso.
I bagagli da stiva e, se richiesto, quelli a mano, dovranno essere posizionati dal passeggero per la pesatura nel punto indicato dal personale addetto al check-in, che si occuperà del loro trasferimento al nastro bagagli.
Prevedere in ogni caso postazioni di drop off per i bagagli di stiva con opportuna schermatura trasparente tra il personale addetto al trasferimento del bagaglio e il passeggero, per gli utenti già in possesso di carta di imbarco.
Per favorire il corretto distanziamento tra i passeggeri ai check-in e ai self check-in dovrà essere prevista idonea segnaletica a terra e verticale con avvisi scritti oltre a messaggi sonori che verranno ripetuti ogni 10 minuti circa. Allo scopo potranno inoltre essere inseriti elementi flessibili di delimitazione (quale per es. tendiflex) per agevolare l’accodamento e ridurre gli assembramenti.
4.7
VERIFICA CONDIZIONI NECESSARIE AGLI SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO
Per passeggeri in arrivo e per quelli in partenza dovranno essere effettuati i controlli previsti dalla legislazione al momento vigente. In particolare i controlli dovranno riguardare:
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eventuale presenza di divieto o di limitazioni all’ingresso in Italia o in altri Stati
-
presenza e consegna all’atto dell’imbarco della Dichiarazione obbligatoria
-
presenza e consegna all’atto dell’imbarco della Attestazione/Certificazione sanitaria obbligatoria
4.8
VARCHI DI SECURITY
I varchi di security, per il controllo radiogeno dei bagagli a mano e dei passeggeri, dovranno essere preceduti da opportune separazioni fisse o mobili atte a delimitare il percorso di accodamento dei passeggeri in partenza. Dovrà inoltre essere sempre garantito il distanziamento di un metro tra i passeggeri mediante opportuna segnaletica a terra e cartelli verticali con avvisi fissi o dinamici.
Installare dei dispenser di gel igienizzante mani ed invitare i passeggeri a lavarsi le mani prima di riporre gli effetti personali negli appositi contenitori.
Ogni passeggero potrà riporre il bagaglio a mano e gli abiti negli appositi contenitori solo quando gli verrà indicato dall’ operatore di security.
L’ eventuale richiesta di apertura del bagaglio o di controllo più approfondito della persona saranno effettuati rispettivamente su un tavolo in prossimità del varco e in apposito locale previsto nei pressi del varco e ottemperando alle istruzioni che gli verranno impartite.
I passeggeri dovranno sempre indossare la mascherina e la dovranno togliere solo su espressa richiesta del personale di security.
Dopo i controlli di security prevedere erogatori di gel per le mani con cartelli di invito ad utilizzarli.
Qualora all’ingresso del percorso di accodamento per i varchi di security siano posizionati lettori automatici delle carte di imbarco, saranno previsti prima dei lettori opportuni percorsi di delimitazione dei flussi con le medesime caratteristiche di segnaletica di cui sopra.
4.9
LOUNGE AEROPORTUALI E SALE VIP
Fare in modo che l’ingresso sia contingentato in modo da garantire la distanza di 1 m tra le sedute e verificare che non venga superato il numero massimo previsto di persone presenti.
All’ingresso deve essere richiesta l’igienizzazione delle mani e di mantenere indossata la mascherina nonché il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 m.
Si sconsiglia l’erogazione di cibo e bevande in modalità buffet.
Il food & beverage dovrà essere confezionato e consumato all’esterno del locale.
4.10
CONTROLLO PASSAPORTI
Per il controllo dei passaporti dovrà essere privilegiato l’utilizzo degli E-gate, che consentono di effettuare in modo totalmente automatizzato le procedure di controllo del proprio passaporto. In tal caso è necessario fornire al passeggero le istruzioni per l’utilizzo delle apparecchiature del varco automatico.
Durante la fase del riconoscimento facciale il passeggero dovrà necessariamente abbassare la mascherina.
Prima dell’utilizzo dell’ E-gate dovranno essere forniti al passeggero guanti monouso.
Le aree degli E-gate dovranno essere igienizzate con frequenza aumentata, da stabilire.
Qualora invece venisse utilizzato il normale varco di polizia con operatore, la postazione di controllo passaporti sarà dotata di opportuna schermatura trasparente di separazione tra operatore e utente.
In entrambi i casi il percorso di accesso al controllo passaporti dovrà essere delimitato da opportune separazioni fisse o mobili.
Dovrà inoltre essere sempre garantito il distanziamento tra i passeggeri mediante opportuna segnaletica a terra e cartelli verticali con avvisi fissi o dinamici.
4.11
GATE DI IMBARCO e SBARCO PASSEGGERI
Tutti i gate di imbarco dovranno essere dotati di erogatori di gel disinfettante.
I passeggeri in attesa dell’imbarco dovranno indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale.
Per agevolarne il rispetto le sedute saranno opportunamente distanziate e saranno indicati a terra i punti in cui i passeggeri in piedi dovranno posizionarsi.
I passeggeri potranno essere chiamati a gruppi per facilitare la procedura di imbarco e favorire il distanziamento sociale.
E’da prediligere l’imbarco tramite finger, da igienizzare e pulire dopo ogni imbarco o sbarco.
Sarà inoltre delimitato e separato dall’ area circostante il percorso di accodamento al gate per il controllo della carta di imbarco e del documento di identità da parte del personale aeroportuale.
Nel caso lo stesso gate fosse utilizzato per lo sbarco dei passeggeri in arrivo occorrerà prevedere separazioni fisse preferibilmente trasparenti in modo da separare totalmente i passeggeri in arrivo da quelli in partenza.
Qualora l’imbarco avvenga tramite finger direttamente all’interno dell’aeromobile, in accordo con le compagnie aeree potranno essere individuate modalità di chiamata all’imbarco tali da non creare code nel finger e all’interno dell’aeromobile, ad esempio facendo imbarcare per primi i passeggeri che occupano posti nelle file lato finestrini.
Qualora l’imbarco preveda l’utilizzo di piazzali di sosta aeromobili remoti e vengano utilizzati autobus, l’imbarco avverrà scaglionando i viaggi del bus in modo da garantire il distanziamento sociale anche all’interno dello stesso (orientativamente ogni bus dovrà avere un riempimento non superiore al 30-40% della capienza massima).
L’obbligo di distanziamento interpersonale di circa un metro a bordo dei bus deve essere richiamato da apposita cartellonistica e ricordato al microfono dal personale dell’aerostazione presente al gate. I sedili del bus da non utilizzare saranno identificati da appositi segnali.
L’obbligo di indossare la mascherina vige anche a bordo dei bus per trasporto passeggeri.
4.12
UTILIZZO DEGLI ASCENSORI
Per lo spostamento tra i vari livelli del terminal, consigliare l’utilizzo delle scale attraverso opportuna segnaletica.
In relazione alla dimensione delle cabine degli ascensori, valutare il numero massimo di utenti che possono utilizzare contemporaneamente l’impianto. Posizionare in prossimità di ogni area di sbarco ascensori degli schemi esemplificativi di come disporsi all’interno dell’ascensore.
Se possibile, segnare sulla pavimentazione dell’ascensore i riquadri per lo stazionamento di ogni singola persona che tengano conto anche della possibile presenza del relativo bagaglio.
All’ ingresso di ogni ascensore posizionare un erogatore di gel disinfettante.
N.B. La distanza può essere derogata in caso di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi e per le persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (accompagnatori di minori di anni sei o di persone non autosufficienti).
4.13
AREE DI RISTORAZIONE (aperte al pubblico) [1]
Definire il numero massimo di persone che possono occupare contemporaneamente l’area in modo da poter garantire la distanza minima di 1 m tra persone sedute ai tavoli, salvo il caso dei nuclei familiari, degli accompagnatori di minori di anni sei o di persone non autosufficienti che possono sedere allo stesso tavolo senza rispettare la suddetta distanza; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
La distanza sopra indicata potrà essere ridotta mediante l’interposizione tra i tavoli di specifiche schermature.
In esito a questa verifica adottare una o più delle seguenti azioni:
-
regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone, per esempio con una persona dedicata, che garantisca all’interno la presenza del numero massimo sopra determinato nonché il distanziamento tra persone in fila (si consiglia di delimitare l’area con tendiflex);
-
dove è possibile, dedicare una porta all’entrata e una all’uscita. In corrispondenza dell’entrata rendere disponibile un detergente per le mani con obbligo di utilizzo;
-
la consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, fatte salve le eccezioni di cui al primo comma (indicare la posizione da tenere per esempio applicando marker a pavimento);
-
predisporre appositi cestini dove buttare i DPI monouso e i fazzoletti;
-
per il pagamento dovrà essere preferito il pagamento tramite POS contact-less, senza passaggio di contanti all’operatore;
-
per il personale aeroportuale adottare misure organizzative quali la turnazione delle pause pasti.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area.
In particolare, nella somministrazione di alimenti e bevande adottare le seguenti misure:
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La consumazione a buffet self-service non è consentita così come non è consentita la condivisione di condimenti, dolcificanti. La modalità self-service potrà essere eventualmente consentita esclusivamente con prodotti confezionati in monodose.
-
L’eventuale buffet dovrà essere “servito” ed i prodotti esposti dovranno essere protetti da schermo protettivo anche per impedire ai clienti di toccare quanto esposto. Le persone che usufruiscono del servizio dovranno ritirare il cibo/bevanda una per volta mantenendo distanze e mascherina indossata. Dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet. Queste misure non sono necessarie qualora si preveda il servizio direttamente al tavolo.
In particolare, nella pulizia dei tavoli adottare le seguenti misure:
-
Le tovaglie devono essere sostituite ad ogni cambio di ospite. In caso di utilizzo di coprimacchia al di sopra delle tovaglie, è sufficiente sostituire questi ultimi.
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In assenza di tovaglia che copre l’intero tavolo, questo va pulito dopo ogni servizio.
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Il tovagliato sporco deve essere riposto in un contenitore chiuso e separato dal carrello di quello pulito. Manipolare e scuotere il meno possibile la biancheria sporca nell’ambiente prima dell’inserimento nel contenitore
-
Nel trasporto e stoccaggio della biancheria all’interno della struttura attenersi rigorosamente alle regole consuete di separazione tra i percorsi sporco e pulito
-
Affidare il lavaggio della biancheria a impresa qualificata, dotata di certificazione UNI EN 14065 secondo le Linee guida di Assosistema Confindustria.
[1] Si precisa che l’Allegato 9 del DPCM 13.10.2020, “Linee guida per la riapertura attività economiche e produttive” redatte dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome non prevede l’obbligo di misurazione della temperatura corporea.
4.14
AREE DOTATE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Definire una specifica modalità di accesso e utilizzo dell’area, anche utilizzando segnaletica orizzontale a pavimento. In particolare è necessario che:
-
gli utenti indossino i guanti per effettuare l’operazione e prelevare i beni erogati
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vengano delimitati gli spazi di avvicinamento al distributore (per es. mediante segnaletica a pavimento o tendiflex) in modo da garantire il distanziamento delle persone in fila. Vanga posizionato in adiacenza al distributore un dispenser di soluzione igienizzante con obbligo di utilizzo prima di utilizzare il dispositivo.
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prescrivere che dopo aver prelevato la bevanda o il cibo, non si sosti in prossimità del distributore. Si abbandoni l’area per lasciare posto ad altri utenti consumando lo snak in altro luogo.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area di distribuzione (Figura 2).
4.15
ATTIVITA’ COMMERCIALI (negozi)
Attualmente l’allegato 11 del DPCM 13.10.2020, per gli esercizi commerciali, impone le seguenti limitazioni alla capienza massima: in caso di locali di piccole dimensioni, ovverosia fino a 40 mq, può accedere una persona per volta oltre a un massimo di 2 operatori, per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili.
Per spazi commerciali di grandi dimensioni (es. duty free), si dovrà determinare il numero massimo di persone che possono occupare contemporaneamente l’area di vendita.
Dovrà essere consentito l’accesso per il solo tempo necessario alla scelta e all’ acquisto della merce e sempre nel rispetto del distanziamento sociale e con l’obbligo di indossare le mascherine.
Il gestore dell’attività deve:
-
se possibile, dedicare un accesso all’ingresso e uno all’uscita dei clienti;
-
regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone in modo da garantire all’interno del negozio la presenza del numero massimo sopra determinato;
-
prevedere un addetto sulla porta di accesso per garantire il distanziamento tra le persone in fila e regolamentare l’accesso (se necessario utilizzare Tendiflex);
-
consentire l’accesso solo ai clienti dotati di mascherina (anche “di comunità”). Se sprovvisti ogni tenant deve valutare una delle seguenti opzioni:
-
distribuirla gratuitamente
-
venderla ad un prezzo simbolico
-
vietare l’accesso al negozio
-
nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente. Valutare l’opportunità di dedicare un commesso/a per servire ogni cliente, in questo caso al cliente dovrà essere richiesto di non toccare la merce e non sarà necessario che indossi i guanti;
-
all’ingresso esporre le regole di distanziamento e di igiene da rispettare all’interno dello stesso, e mettere a disposizione dei clienti un contenitore con gel disinfettante. Il contenitore deve essere dotato di invito a lavarsi le mani prima di entrare nel negozio;
-
Se ritenuto opportuno, chiedere ai clienti di effettuare il pagamento preferibilmente mediante carte di credito e bancomat dotati di sistema “contact less”;
-
sull’uscita del negozio predisporre cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso.
In caso di eccessivo afflusso di clienti, per meglio gestire le code davanti ai negozi ed evitare interferenze con il pubblico che circola all’esterno, predisporre corsie delimitanti lo spazio di accodamento (per esempio con Tendiflex).
4.16
PUNTI INFORMAZIONI / BIGLIETTERIA
Inoltre è necessario prescrivere che:
-
l’avvicinamento a ciascun operatore, da parte degli utenti, sia consentito una persona alla volta, per la durata strettamente necessaria, garantendo sempre il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 m dal personale presente;
-
il desk venga dotato di uno schermo di protezione atto a prevenire il contagio tramite droplet (se non già presente);
-
venga richiesto, se possibile, il pagamento tramite POS contact less, senza passaggio di carte elettroniche e contante all’operatore;
-
vengano adottate dal personale le seguenti misure di prevenzione:
-
evitare di entrare in contatto con il personale del turno uscente, mantenendo sempre da quest’ultimo una distanza minima di 1 m;
-
mantenere sempre la suddetta distanza anche dagli altri operatori del medesimo turno;
-
eseguire, a fine turno, a cura dell’operatore uscente, la pulizia della postazione di lavoro (tavolo, tastiera, mouse, telefono, ecc.) con appositi prodotti detergenti messi a disposizione dal Datore di Lavoro;
-
-
venga garantita l’aereazione del locale (ove possibile favorendo il ricircolo naturale dell’aria attraverso l’apertura di porte/finestre).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area in oggetto.
4.17
RITIRO BAGAGLI
I passeggeri in arrivo dovranno seguire un percorso obbligato, non promiscuo e non intersecantesi con i passeggeri in partenza, per recarsi in area ritiro bagagli.
L’area deve essere fornita di dispenser di gel igienizzante mani, con apposita cartellonistica che invita i passeggeri all’uso.
Intorno al nastro bagagli, è importante identificare con apposita segnaletica orizzontale i punti in cui i passeggeri si dovranno fermare per attendere il loro bagaglio in modo da garantire la distanza di 1 metro dagli altri passeggeri. Le regole del distanziamento e l’obbligo di indossare la mascherina nonché la raccomandazione di indossare i guanti dovranno essere ricordati a video e/o da apposita cartellonistica nonché dagli altoparlanti.
4.18
LOST & FOUND
I passeggeri i cui bagagli non siano arrivati, dovranno recarsi all’ufficio lost & found, sempre indossando la mascherina.
Lo sportello lost & found dovrà essere munito di divisorio in plexiglass per garantire la distanza tra l’operatore ed il passeggero.
Gli operatori Lost&Found dovranno indossare mascherina e guanti monouso.
4.19
UTILIZZO SERVIZI IGIENICI (del pubblico e del personale)
L’utilizzo dei servizi igienici dedicati al pubblico sarà gestito da addetti dedicati che verificheranno il rispetto della distanza sociale ed il numero massimo di persone presenti all’interno del locale.
Maniglie, rubinetti, erogatori e qualsiasi superficie non automatizzata dovranno essere igienizzati ad ogni utilizzo dal personale addetto.
Le suddette misure da seguire saranno ricordate da apposita cartellonistica affissa nei bagni.
Per i servizi igienici del personale valgono le regole generali di distanziamento sociale (quindi accesso uno alla volta) e di igiene (lavaggio mani in ingresso e uscita).
4.20
PARCHEGGIO AUTOVETTURE
Predisporre specifica cartellonistica indicare le modalità di accesso sul proprio automezzo in compresenza di persone che devono usare l’auto adiacente.
Per parcheggi coperti valutare la possibilità di incrementare la ventilazione mediante il sistema di ventilazione già in dotazione, da impostare su modalità “in estrazione”.
Se il punto di accesso al terminal avviene direttamente dal parcheggio dovranno essere adottate le stesse modalità di regolamentazione previste sugli altri accessi.
In corrispondenza delle casse automatiche delimitare gli spazi di avvicinamento alle casse (per es. mediante segnaletica a pavimento o tendiflex) in modo da garantire il distanziamento delle persone in fila. Posizionare in adiacenza alle casse un dispenser di soluzione igienizzante con obbligo di utilizzo prima di utilizzare la cassa. Apporre specifico cartello indicante le corrette modalità di avvicinamento e utilizzo delle casse.
5
Misure per l’ INFORMAZIONE
5.1
INFORMAZIONE DEL PERSONALE OPERANTE NELL’AEROSTAZIONE
Comunicare a tutto il personale operante nell’aerostazione, mediante invio di apposita Informativa, le specifiche misure adottate dalla Società per la riapertura graduale degli ambienti lavorativi nonché le norme comportamentali e le misure igienico sanitarie a cui attenersi all’interno degli ambienti.
Prima di accedere agli spazi di lavoro, richiedere a tutto il personale la sottoscrizione dell’Autodichiarazione di cui all’APPENDICE C.
In particolare, ciascun lavoratore dovrà dichiarare di non essere già risultato positivo all’infezione COVID 19. In caso contrario per poter rientrare, dovrà fornire al Medico Competente il CERTIFICATO MEDICO da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
L’Informativa e l’Autodichiarazione potranno essere somministrate mediante specifica Applicazione IT oppure tramite invio di e-mail).
5.2
INFORMAZIONE DEL PERSONALE DI AZIENDE TERZE IN APPALTO (servizi di manutenzione, pulizia, security ecc.)
-
Il personale del fornitore, prima di accedere, deve prendere visone dell’Informativa sulle misure adottate del Committente e sottoscrivere l’Autodichiarazione di cui all’APPENDICE C.
In particolare, ciascun lavoratore dovrà dichiarare di non essere già risultato positivo all’infezione COVID 19. In caso contrario per poter accedere, dovrà fornire al Medico Competente della Società Committente la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone.
L’Informativa e l’Autodichiarazione potranno essere somministrate mediante specifica Applicazione IT.
-
Il personale del fornitore presenti una dichiarazione a firma del proprio datore di lavoro, che dia evidenza dell’applicazione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
-
Nel caso il personale del fornitore risultasse positivo al tampone COVID-19, il Datore di Lavoro della Ditta dovrà informare immediatamente il Medico Competente del Committente fornendo collaborazione con l’autorità sanitaria ed elementi utili all’individuazione di eventuali contatti avuti.
Il committente deve effettuare il controllo del rispetto, da parte del personale del fornitore, delle misure contenute nell’Informativa fornita.
5.3
INFORMAZIONE DEI VIAGGIATORI (in possesso di titolo di viaggio)
Predisporre e fornire ai viaggiatori una specifica Informativa in merito alle misure di prevenzione e protezione adottate dalla Direzione e alle misure igienico sanitarie ( [1] ) a cui attenersi all’interno degli ambienti:
-
evitare il contatto ravvicinato con persone con persone che soffrono di infezioni respiratorie
-
evitare abbracci e strette di mano
-
rispettare la distanza minima di 1 metro tra le persone
-
coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso o con il gomito quando si starnutisce e tossisce
-
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
-
utilizzare mascherine per la protezione delle vie respiratorie (anche “di comunità”)
Inoltre dovrà essere fatta sottoscrivere l’Autodichiarazione contenente le condizioni necessarie per l’accesso all’evento.
Per esempio potranno essere adottate le seguenti modalità di somministrazione dell’Informativa e dell’Autodichiarazione:
-
(in caso di acquisto del biglietto alla biglietteria) informativa cartacea consegnata al momento dell’acquisto con richiesta di firma dell’Autodichiarazione per accettazione delle condizioni;
-
(in caso di acquisto online) visualizzazione dell’informativa nella schermata di acquisto con richiesta di inserire una spunta sull’Autodichiarazione per accettazione delle condizioni.
In corrispondenza degli ingressi, e comunque in posizione ben visibile, applicare opportuni cartelli informativi richiamanti le misure igienico sanitarie sopra elencate (es. Figura 7).
[1] la modalità più opportuna di somministrazione di queste informazioni dovrà essere definita dalla Società. Affissione di cartelli (Figura 1), consegna di opuscolo informativo, invio di messaggi su cellulare e tablet, utilizzo di Applicazione IT ecc. come previsto dal “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020.
5.4
INFORMAZIONE DEI FRUITORI DEI SERVIZI DI AEROSTAZIONE
Per tutti gli altri fruitori del terminal diffondere audio messaggi e/o video messaggi ricordanti le sopra citate misure igienico sanitarie.
6
Misure per il miglioramento della QUALITÀ DELL’ARIA
6.1
VENTILAZIONE NATURALE (dei locali del personale del terminal)
In presenza di finestre apribili, tutte le mattine prima dell’avvio delle attività, aprire le finestre per incrementare la ventilazione naturale degli ambienti, anche a discapito del comfort termico.
6.2
VENTILAZIONE MECCANICA (dei locali del personale del terminal)
In presenza di impianto di ventilazione centralizzato, adottare le seguenti misure:
-
eliminare la funzione di ricircolazione dell’aria (la ventilazione deve avvenire con il 100% di aria esterna);
-
aumentare il ricambio d’aria negli ambienti attivando la ventilazione a velocità nominale almeno 2 ore prima l’inizio dell’utilizzo dell’edificio e riducendola al minimo almeno 2 ore dopo il termine del periodo d’uso giornaliero. In caso di sistemi con controllo delle portate d’aria centralizzato in base alla concentrazione di CO2 negli ambienti, abbassare il limite di intervento a 400 ppm, soglia che di fatto attiva il funzionamento costante delle macchine;
-
mantenere attivo l’impianto di ventilazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La notte e nei week end potrà essere abbassata la velocità;
-
mantenere attivo l’impianto di estrazione aria dai WC 24 ore su 24, 7 giorni su 7;
-
fare ispezionare le apparecchiature di recupero termico (in particolare i recuperatori di calore di tipo rotativo ed entalpico) assicurandosi che non vi siano perdite che possano miscelare i flussi d’aria in ingresso e in uscita;
-
(in presenza di impianto di umidificazione) nel funzionamento invernale, umidificare l’aria esterna al fine di mantenere l’umidità relativa all’interno degli ambienti al di sopra del 40%.
6.3
PULIZIA IMPIANTI (ventilazione, condizionamento)
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri degli impianti di condizionamento (UTA) e praticare la loro disinfezione con prodotti virucidi.
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri dei fan-coils.
Aumentare la frequenza di pulizia delle griglie/bocchette di immissione/estrazione aria.
7
Misure per la PULIZIA e SANIFICAZIONE degli AMBIENTI
7.1
SANIFICAZIONE PRE-APERTURA
Prima della riapertura dell’aerostazione a seguito delle disposizioni nazionali/locali deve essere effettuata una sanificazione completa di tutti gli ambienti delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Per sanificazione si intende: la pulizia (con detergenti tradizionali) e la successiva disinfezione (con idonei prodotti disinfettanti). Le modalità di disinfezione degli ambienti dovranno essere decise in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche degli spazi da trattare.
Per la sanificazione i Datori di Lavoro devono incaricare ditte in possesso di:
-
Inscrizione in CCIAA con specifico riferimento alla Sanificazione
-
Personale specificatamente formato nelle procedure di sanificazione e gestione dei prodotti disinfettanti (ozono, cloro, perossidi)
Documento di Valutazione Rischi in cui sia presente l’attività di sanificazione
7.2
PROCEDURE DI PULIZIA ORDINARIA DEGLI SPAZI DESTINATI AL PERSONALE
Si deve effettuare la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Nelle procedure di pulizia, prevedere la pulizia almeno 2 volte al giorno, con comuni detergenti, delle principali superfici di contatto quali, ad esempio:
-
sedute
-
interruttori
-
maniglie
-
superfici dei servizi igienici e sanitari
-
piani di appoggio dei tavoli
-
schermi touch screen
-
superfici dei dispositivi di stampa presenti negli uffici (fotocopiatrici)
-
pulsantiere di distributori automatici
-
pulsantiere degli ascensori (di cabina e di piano)
-
mezzi operativi di servizio (per trasporto bagagli, rifornimenti convogli ecc.)
-
armadietti / box a rotazione per il deposito temporaneo di oggetti
Per tutte le superfici che vengono a contatto con il pubblico (per es. schermi touch delle biglietterie automatiche) la frequenza di pulizia deve essere opportunamente aumentata.
7.3
SANIFICAZIONE PERIODICA DEGLI SPAZI DESTINATI AL PERSONALE
Periodicamente si deve effettuare la sanificazione completa di tutti gli ambienti, delle postazioni di lavoro (tavolo, tastiere, schermi touch, mouse ecc.) e delle aree comuni.
7.4
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO del PERSONALE
Al fine di consentire una più efficace effettuazione delle operazioni di pulizia e sanificazione della postazione di lavoro, dare disposizione di rimuovere, a fine giornata, tutti gli effetti personali conservati sul tavolo (clean desk policy).
7.5
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO “NON ASSEGNATE”, SOGGETTE A TURNAZIONE (es. desk del check-in, casse dei punti vendita, etc.).
Ad ogni cambio di turno, prescrivere la pulizia delle principali superfici di contatto (tavolo, tastiera, mouse, schermi touch, sistemi di pagamento, e braccioli sedia ecc.). La pulizia deve essere effettuata direttamente dal personale al termine del turno mediante i prodotti messi a disposizione dalla Società.
7.6
Mettere a disposizione del personale del terminal (biglietteria, control room, ecc.), un kit per la pulizia delle superfici, costituito da un prodotto igienizzante e panni monouso.
Mettere a disposizione soluzioni disinfettanti per le mani a base alcolica.
Individuare, una o più figure di riferimento per la verifica delle scorte dei prodotti in oggetto.
7.7
In prossimità di sistemi/supporti multimediali nonché delle biglietterie automatiche dotate di schermi touch, a disposizione del pubblico, collocare un prodotto igienizzante con la richiesta di igienizzarsi le mani prima e dopo l’utilizzo del touch screen.
7.8
PULIZIA ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL PERSONALE
Individuare eventuali attrezzature/dotazioni presenti negli ambienti di lavoro del personale che possono favorire la diffusione del virus quali, ad esempio:
-
Forni a micro onde
-
Bollitori di acqua
-
Distributori di acqua potabile
Per queste attrezzature deve essere opportunamente regolamentato l’utilizzo (eventualmente anche vietandolo) e definite specifiche modalità di pulizia.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’attrezzatura.
7.9
DISINFEZIONE AMBIENTI DOVE HA SOGGIORNATO PERSONA RISULTATA INFETTA
L’ambiente deve essere sanificato secondo le disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, e deve essere ventilato.
Per la sanificazione dell’ambiente applicare le misure straordinarie di seguito riportate:
-
a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con detergente neutro e successiva disinfezione. Per la disinfezione, da effettuare sempre dopo la pulizia, utilizzare ipoclorito di sodio 0,1%. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare alcol etilico al 75% o soluzioni similari;
-
durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o di tipo chirurgico, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto;
vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate più di frequente quali, per esempio, interruttori, maniglie di porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, pulsantiere ascensori, ripiani della scrivania, cornette del telefono.
7.10
GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI
DPI monouso e panni monouso per la “normale” pulizia/disinfezione.
Dotare il personale di appositi cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso e di panni monouso utilizzati per la normale pulizia/disinfezione delle superfici. Questi rifiuti devono essere raccolti in sacchetti, sigillati e conferiti nella raccolta del secco indifferenziato.
Mascherine, guanti, panni e stracci utilizzati per la sanificazione/decontaminazione dell’ambiente in cui ha soggiornato un soggetto sospetto o confermato di COVID 19.
I rifiuti prodotti dalle attività di sanificazione/decontaminazione, immediatamente dopo il termine dell’attività, devono essere raccolti separatamente, trattati ed eliminati come materiale potenzialmente infetto (rif. Circolare del Min. Salute n. 5443 del 22/02/2020: “…I rifiuti devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto categoria B (UN 3291)…”, corrispondenti al codice CER 18.01.03* HP 9 e categoria ADR UN 3291).
7.11
PULIZIA MEZZI DI TRASPOSTO AZIENDALI / ATTREZZATURE, NON AD USO ESCLUSIVO
In funzione della tipologia di mezzo/attrezzatura a disposizione del personale deve esserne regolamentato l’utilizzo e la pulizia.
In particolare, per le autovetture devono essere previste le seguenti misure:
-
dotare l’autovettura di un pacco di guanti monouso, di un flacone di gel igienizzante e di panni monouso
-
prima e dopo l’utilizzo arieggiare l’abitacolo aprendo i finestrini
-
utilizzare guanti monouso e mascherine (sia conducente che passeggero)
-
il passeggero deve accomodarsi sul sedile posteriore
al termine dell’utilizzo pulire con gel e panni in dotazione: il volante, le maniglie, il pomello della leva del cambio.
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8
Misure per la SORVEGLIANZA SANITARIA (dei lavoratori)
8.1
REINTEGRO LAVORATORI DOPO L’INFEZIONE COVID 19
Il Medico Competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, deve effettuare la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’”idoneità alla mansione” (rif. D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter), anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
8.2
La sorveglianza sanitaria periodica dei dipendenti deve proseguire nel rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute. In particolare:
-
dovranno essere privilegiate le “visite preventive”, le “visite a richiesta” e le “visite da rientro” da malattia
la sorveglianza sanitaria periodica non sarà interrotta (sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio)
8.3
Il Medico Competente deve collaborare con il Datore di Lavoro e le altre figure aziendali (RLS/RLST) nell’integrare e proporre misure di regolamentazione legate al COVID-19, per esempio dovrà:
-
proporre eventuali ulteriori misure di prevenzione e protezione, in caso di personale con particolare fragilità a causa di patologie attuali o pregresse, stato di gravidanza, età avanzata
-
aggiornare la formazione e l’informazione nei confronti dei lavoratori rispetto al rischio biologico ed alle misure di prevenzione adottate
-
attuare gli adempimenti richiesti dalle autorità sanitarie competenti
-
effettuare formazione su regole igieniche di base
In particolare, il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori.
8.4
Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, rispetto alla normale sorveglianza sanitaria del personale operata dal Medico Competente, come ad esempio l’esecuzione del tampone per i lavoratori, la Società fornirà la massima collaborazione.
Analogamente, verranno informati i dipendenti di questa eventualità con richiesta di fornire la massima collaborazione.