PROTOCOLLO
Uffici Mono-Tenant
Descrizione misure da adottare
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Misure per la SORVEGLIANZA SANITARIA (dei LAVORATORI)
PROTOCOLLO
Uffici Mono-Tenant
ISTITUZIONE DEL “COMITATO”
L’azienda deve costituire un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione. Al Comitato devono partecipare oltre al Datore di Lavoro, al RSPP, al Medico Competente e al Rappresentanti dei Lavoratori, le rappresentanze sindacali (se presenti). (come previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020).
Il Comitato potrà eventualmente nominare una specifica figura, il “COVID-Manager”, che avrà la responsabilità di gestire l’implementazione ed il controllo dell’efficacia delle misure di rientro nonché il loro progressivo adeguamento in relazione all'evolversi dell'epidemia. Dovrà inoltre curare gli aspetti legati alla comunicazione all’interno dell’azienda (es. rendere noti gli aggiornamenti delle misure di prevenzione e protezione).
1
ANALISI PRELIMINARE DELL'AZIENDA - VALUTAZIONE DEL RISCHIO
1.1
Preliminare ed essenziale alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare per il contenimento del rischio di contagio da virus SAR-CoV-2, è l’analisi accurata delle attività lavorative che si svolgono in azienda, del personale che opera, dell’organizzazione del lavoro, del lay-out aziendale e delle attività svolte in regime di appalto.
A seguito dell’analisi viene associato a ciascuna mansione il rischio di contagio correlato ed individuate eventuali specifiche criticità presenti.
Per la valutazione del livello di rischio di contagio viene adottata la metodologia definita dall’INAIL che prevede la classificazione in tre variabili:
-
Esposizione: alta probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca);
-
Prossimità: le caratteristiche intrinseche dell’attività non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio);
-
Aggregazione: la tipologia di attività prevede il contatto con altri soggetti (es. pubblico) oltre ai lavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo).
Il risultato finale della combinazione delle suddette variabili determina l’attribuzione del livello di rischio, sulla base del quale vengono decise e modulate le varie misure di prevenzione.
Infine, viene individuata la possibile presenza di “soggetti vulnerabili” ovvero più a rischio in quanto sussistono una o più delle seguenti condizioni:
-
età avanzata (oltre i 60 anni)
-
stato di gravidanza
-
presenza di patologie croniche, comprese le condizioni immunocompromesse
Per questi soggetti devono essere adottate specifiche misure di prevenzione e protezione più stringenti (per esempio ritardando il rientro in azienda).
In caso di aziende con sedi all’estero la valutazione del livello di rischio di contagio viene effettuata con il criterio definito dalla Linea Guida OSHA 3990-03-2020 (vedi APPENDICE B) che classifica il rischio di contagio in: “molto alto”, “alto”, “medio” e “basso”. Il risultato di questa valutazione viene rapportato al livello di rischio calcolato secondo la metodologia INAIL assumendo tra i due il livello più cautelativo.
2
Misure ORGANIZZATIVE
2.1
STUDIO DEI FLUSSI
L’azienda deve ridefinire i flussi di accesso al fabbricato, differenziando le tipologie di utenza, e privilegiando la distinzione tra varchi di ingresso e di uscita in modo che convergano in un unico punto di controllo gestionale.
2.2
GESTIONE AFFOLLAMENTO
Definire il numero massimo di persone che possono occupare contemporaneamente un piano (o comunque gli spazi delimitati) in modo da evitare assembramenti e garantire la distanza minima di 1,5 m tra le persone (corrispondente a circa 1 metro misurato tra le spalle, vedi Figure 5 e 6).
Definire quindi il numero massimo di persone che possono occupare la sede.
Se necessario adottare misure organizzative quali:
-
scaglionamento degli orari di ingresso ed uscita in modo da ridurre assembramenti
-
turnazione del personale con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti nei locali
-
ammettere presso la sede solo il personale che non può operare in telelavoro (cosiddetto “lavoro agile” o “smart working”), o ha riscontrato forti difficoltà nell'espletare la propria mansione
-
ammettere presso la sede solo il personale di funzioni indispensabili quali, per esempio, la contabilità
-
limitare o impedire l’accesso ai visitatori
-
riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro con indicazione di quelle non utilizzabili
-
rimodulazione degli spazi di lavoro compatibilmente con la natura dei processi produttivi e degli spazi aziendali
3
Misure di REGOLAMENTAZIONE dell’ACCESSO IN AZIENDA
3.1
VARCHI INGRESSO ALL’EDIFICIO
-
regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone in modo da garantire all’interno degli uffici la presenza del numero massimo sopra determinato;
-
prevedere uno o più addetti sulle porte di accesso per garantire il distanziamento tra le persone in fila e regolamentare l’accesso.
-
consentire l’accesso solo alle persone dotate di mascherina.
mettere a disposizione presso tutti i punti di accesso all’edificio un contenitore con gel disinfettante. Il contenitore deve essere dotato di invito a lavarsi le mani tutte le volte che si entra nell’edificio.
3.2
MISURAZIONE TEMPERATURA PERSONE IN INGRESSO [1]
Attuare presso il/i varco/i di entrata all’edificio, il controllo ( [2] ) della temperatura corporea delle persone in entrata. Se la temperatura risulta superiore a 37,5°:
-
PERSONALE DELL’AZIENDA - dovrà essere momentaneamente isolato in locale appositamente dedicato
-
VISITATORI e FORNITORI – non consentire l’accesso, raccomandare il rientro presso la propria abitazione, di avvisare il proprio medico di riferimento e seguire le procedure prevista dal Ministero della Salute.
[1] Si precisa che l’Allegato 9 del DPCM 13.10.2020, “Linee guida per la riapertura attività economiche e produttive” redatte dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome non prevede l’obbligo di misurazione della temperatura corporea.
[2] Per questioni legate alla tutela della privacy rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisito. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso. In tal caso fornire all’interessato l’informativa sul trattamento dei dati personali indicando come finalità del trattamento, l’attività di prevenzione dal contagio da COVID-19 con riferimento all’l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e, come durata della conservazione dei dati, il termine dello stato d’emergenza. Il soggetto incaricato della misurazione della temperatura deve essere:
-
dotato dei DPI previsti;
-
istruito in merito alle modalità per la rilevazione della temperatura;
-
nominato come “autorizzato al trattamento dei dati personali in relazione alle finalità del trattamento”, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 29 del GDPR con specifiche istruzioni.
3.3
GESTIONE ACCESSO DEL PERSONALE
Al fine di limitare al massimo le occasioni di contatto nelle hall di ingresso del fabbricato, regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone definendo orari di ingresso/uscita scaglionati.
3.4
GESTIONE ACCESSO AZIENDE TERZE IN APPALTO (servizi di manutenzione, pulizia, security ecc.)
Garantire che:
-
gli interventi manutentivi vengano valutati singolarmente al fine di predisporre congiuntamente le idonee misure di prevenzione ed esecuzione;
-
per quanto possibile, l’esecuzione delle attività nei locali della Società committente avvenga in orari tali da ridurre le occasioni di contatto con il personale della stessa;
ove possibile, venga individuato o installato un servizio igienico dedicato al personale delle ditte “esterne”, con divieto di utilizzo di quelli del personale del committente.
3.5
GESTIONE CONSEGNA FORNITURE (es. carico/scarico materiali di cancelleria, prodotti per il catering, arredi)
Individuare procedura di ingresso, transito e uscita di fornitori esterni, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale aziendale.
In particolare la procedura deve prevedere:
-
ove possibile, che gli autisti dei mezzi di trasporto restino a bordo dei propri mezzi. In ogni caso che il trasportatore mantenga la rigorosa distanza di almeno 1 metro;
-
di non consentire agli autisti l’accesso ai locali per nessun motivo.
ove possibile, che l’autista utilizzi un servizio igienico dedicato, con divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente.
3.6
MESSA A DISPOSIZIONE DEI DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario adottare DPI quali mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.
Pertanto l’Azienda, in relazione alle singole mansioni/attività svolte dai lavoratori, deve distribuire ai propri dipendenti mascherine monouso di tipo FFP2 oppure di tipo chirurgico e, ove ritenuto necessario, guanti monouso, occhiali ecc..
Si precisa che tutti lavoratori che condividono spazi comuni, in cui non è garantibile la distanza di 1 metro, devono utilizzare una mascherina chirurgica (come normato dal DL n° 9 (art. 34) in combinato disposto con il DL 18(art. 16 c 1)).
L’Azienda deve disporre di una dotazione di riserva per qualsiasi evenienza e deve individuare, una o più figure di riferimento per la verifica delle scorte dei prodotti in oggetto.
In fase di consegna dei DPI devono essere consegnate anche le indicazioni d’uso e le modalità di riassegnazione.
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Misure per l’INFORMAZIONE del PERSONALE
4.1
SPAZI DI CIRCOLAZIONE
Mettere a disposizione degli utenti, ad ogni piano, contenitori con gel disinfettante. I contenitori devono essere dotati di invito a igienizzarsi le mani.
Mettere a disposizione degli utenti cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso dotati di coperchio con apertura a pedale o fotocellula.
4.2
LOCALE PER ISOLAMENTO TEMPORANEO
Dedicare un locale destinato a isolare momentaneamente, in attesa della “valutazione”, il personale dell’azienda la cui temperatura corporea risulti superiore a 37,5 °C. Inoltre si dovrà:
-
ove possibile, mantenere una leggera prevalenza dell’estrazione dell’aria dal locale rispetto alla mandata (locale in leggera depressione);
-
definire una procedura, in conformità ai protocolli sanitari/regionali, per effettuare la “valutazione” del soggetto ed eventualmente gestire il trasferimento nella sede idonea ad effettuare tutti i necessari accertamenti sanitari (in APPENDICE A è riportato un esempio di procedura conforme).
4.3
LAY OUT UFFICI
Per ciascuna tipologia di ufficio (“open space”, chiusi) studiare la disposizione delle postazioni di lavoro in modo da garantire il distanziamento minimo di 1 m tra le sedute (vedi Figure 5 e 6).
4.4
SALE CONGRESSI, CONVEGNI, AULE PER EVENTI FORMATIVI
Evitare l’organizzazione e la partecipazione a incontri collettivi in situazioni di affollamento in ambienti chiusi, privilegiando soluzioni di comunicazione a distanza.
4.5
SALE MEETING
Privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni operative, le modalità di collegamento da remoto. Se ciò non sarà possibile, nell’organizzazione della riunione fare in modo che il numero dei partecipanti sia commisurato alla possibilità di mantenere la distanza minima di 1 m tra le sedute. Per aumentare il numero dei partecipanti, è possibile ridistribuire le sedute ma sempre nel rispetto del parametro sopra indicato.
4.6
UTILIZZO DEGLI ASCENSORI
Per lo spostamento tra i vari livelli dell’edifici, consigliare l’utilizzo delle scale attraverso opportuna segnaletica.
4.7
UTILIZZO DEGLI ASCENSORI
In relazione alla dimensione delle cabine degli ascensori, valutare il numero massimo di utenti che possono utilizzare contemporaneamente l’impianto. Posizionare in prossimità di ogni area di sbarco ascensori degli schemi esemplificativi di come disporsi all’interno dell’ascensore.
​N.B. La distanza può essere derogata in caso di accompagnatori di persone non autosufficienti.
4.8
AREE DI RISTORAZIONE-MENSA
Definire il numero massimo di persone che possono occupare contemporaneamente l’area in modo da poter garantire la distanza minima di 1 m tra persone sedute ai tavoli.
In esito a questa verifica adottare una o più delle seguenti azioni:
-
regolamentare l’afflusso e il deflusso delle persone, per esempio con una persona dedicata, che garantisca all’interno la presenza del numero massimo sopra determinato nonché il distanziamento tra persone in fila (si consiglia di delimitare l’area con tendiflex);
-
dove è possibile, dedicare una porta all’entrata e una all’uscita. In corrispondenza dell’entrata rendere disponibile un detergente per le mani con obbligo di utilizzo;
-
adottare misure organizzative quali la turnazione e il prolungamento dell’orario di apertura;
-
i tavoli e le relative sedute dovranno essere mantenuti ad una distanza tale da garantire il rispetto della distanza minima di 1 m tra le persone, con possibilità di ridurre questa distanza mediante adozione di specifiche schermature;
-
predisporre appositi cestini dove buttare i DPI monouso e i fazzoletti.
In particolare, nella somministrazione di alimenti e bevande adottare le seguenti misure:
-
La consumazione a buffet self-service non è consentita così come non è consentita la condivisione di condimenti, dolcificanti. La modalità self-service potrà essere eventualmente consentita esclusivamente con prodotti confezionati in monodose.
-
L’eventuale buffet dovrà essere “servito” ed i prodotti esposti dovranno essere protetti da schermo protettivo anche per impedire ai clienti di toccare quanto esposto. Le persone che usufruiscono del servizio dovranno ritirare il cibo/bevanda una per volta mantenendo distanze e mascherina indossata. Dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet. Queste misure non sono necessarie qualora si preveda il servizio direttamente al tavolo.
-
Evitare la messa a disposizione di menu cartaceo, lo stesso potrà essere mostrato tramite espositori posti all’ingresso dell’area, mediante specifica Applicazione IT. Potranno essere utilizzati menu cartacei ma rigorosamente monouso.
-
Le tovaglie devono essere sostituite ad ogni cambio di servizio. In caso di utilizzo di coprimacchia al di sopra delle tovaglie, è sufficiente sostituire queste ultimi. In assenza di tovaglia che copre l’intero tavolo, questo va pulito dopo ogni servizio.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area.
4.9
AREA BREAK DOTATE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Definire una specifica modalità di accesso all’area. In particolare è necessario prescrivere che:
-
qualora lo spazio non consentisse il mantenimento della distanza minima di 1 m dagli altri che stanno usufruendo del distributore o che stanno consumando quanto prelevato, di mantenersi all’esterno dell’area;
-
dopo aver prelevato la bevanda o il cibo, non si sosti in prossimità del distributore. Dopo aver consumato si abbandoni l’area per lasciare posto ad altri utenti.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area (Figura 2).
4.10
CONTROL ROOM
Definire una specifica modalità di accesso al locale. In particolare è necessario prescrivere che:
-
nella Control Room siano presenti soltanto le persone strettamente necessarie per garantire la conduzione del servizio.
-
vengano adottate le seguenti misure di prevenzione:
-
evitare di entrare in contatto con il personale del turno uscente, mantenendo sempre da quest’ultimo una distanza non inferiore a 1 m;
-
mantenere sempre la suddetta distanza anche dagli altri operatori del medesimo turno;
-
eseguire, a fine turno, a cura dell’operatore uscente, la pulizia della postazione di lavoro (tavolo, tastiera, mouse, telefono, ecc.) con appositi prodotti detergenti messi a disposizione dal Datore di Lavoro;
-
-
venga garantita l’aereazione del locale (ove possibile favorendo il ricircolo naturale dell’aria attraverso l’apertura di porte/finestre).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’accesso alla Control Room.
4.11
RECEPTION
Definire una specifica modalità di accesso al locale. In particolare è necessario prescrivere che:
-
l’avvicinamento alla Reception ed ai relativi operatori, da parte degli utenti, avvenga una persona alla volta, per la durata strettamente necessaria, garantendo sempre il mantenimento della distanza minima di 1 m dal personale presente;
-
il desk (front office) venga dotato di uno schermo di protezione atto a prevenire il contagio tramite droplet (se non già presente);
-
vengano adottate le seguenti misure di prevenzione:
-
evitare di entrare in contatto con il personale del turno uscente, mantenendo sempre da quest’ultimo una distanza minima di 1 m;
-
mantenere sempre la suddetta distanza anche dagli altri operatori del medesimo turno;
-
eseguire, a fine turno, a cura dell’operatore uscente, la pulizia della postazione di lavoro (tavolo, tastiera, mouse, telefono, ecc.) con appositi prodotti detergenti messi a disposizione dal Datore di Lavoro;
-
-
venga garantita l’aereazione del locale (ove possibile favorendo il ricircolo naturale dell’aria attraverso l’apertura di porte/finestre).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’area in oggetto.
4.12
LOCALI DI RICEVIMENTO/CONSEGNA MERCI
-
Richiedere che l’operatore si igienizzi le mani prima di scaricare la merce dal mezzo;
-
(ove possibile) non fare entrare l’operatore nei locali dell’azienda;
-
Fare utilizzare esclusivamente i servizi igienici dedicati ai fornitori, se presenti.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità della/e aree in oggetto (Figura 3).
4.13
SPOGLIATOI (dedicati a personale di servizio, reception/pulizia ecc.)
-
Richiedere che l’operatore utilizzi il locale per il tempo strettamente necessario;
-
Richiedere il mantenimento della distanza minima di 1 m;
-
(armadietti) assegnare gli armadietti a singole persone (no armadietti a rotazione).
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità della/e aree in oggetto (Figura 4).
4.14
PUNTO DI CONSEGNA DELLE CORRISPONDENZA IN ARRIVO
La corrispondenza in arrivo (lettere, pacchi, etc) deve essere sottoposta a disinfezione nel momento in cui viene recuperata.
(in tal senso valutare la possibilità di chiedere al proprio fornitore di servizi di pulizia di fornire vaporizzatori di igienizzante con cui disinfettare la corrispondenza)
4.15
PARCHEGGIO AUTOVETTURE (se presente)
Valutare la necessità o meno di ridurre i posti auto utilizzabili in modo da agevolare il mantenimento della distanza di sicurezza tra gli utenti che salgono e scendono delle autovetture.
Predisporre specifica cartellonistica indicare le modalità di accesso sul proprio automezzo in compresenza di persone che devono usare l’auto adiacente.
Per parcheggi coperti valutare la possibilità di incrementare la ventilazione mediante il sistema di ventilazione già in dotazione.
Se il punto di accesso al fabbricato avviene direttamente dal parcheggio dovranno essere adottate le stesse modalità di regolamentazione previste sugli altri accessi.
In corrispondenza delle casse automatiche delimitare gli spazi di avvicinamento alle casse (per es. mediante segnaletica a pavimento o tendiflex) in modo da garantire il distanziamento delle persone in fila. Posizionare in adiacenza alle casse un dispenser di soluzione igienizzante con obbligo di utilizzo prima di utilizzare la cassa. Apporre specifico cartello indicante le corrette modalità di avvicinamento e utilizzo delle casse.
5
Misure per l’ INFORMAZIONE
5.1
INFORMAZIONE DEL PERSONALE
Comunicare a tutto il personale dell’azienda, mediante invio di apposita Informativa, le specifiche misure adottate dalla Società per la riapertura graduale degli ambienti lavorativi nonché le norme comportamentali e le misure igienico sanitarie a cui attenersi all’interno degli ambienti.
Prima di accedere agli spazi di lavoro, richiedere a tutto il personale la sottoscrizione dell’Autodichiarazione di cui all’APPENDICE C.
In particolare, ciascun lavoratore dovrà dichiarare di non essere già risultato positivo all’infezione COVID 19. In caso contrario per poter rientrare, dovrà fornire al Medico Competente il CERTIFICATO MEDICO da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
L’Informativa e l’Autodichiarazione potranno essere somministrate mediante specifica Applicazione IT oppure tramite invio di e-mail).
5.2
INFORMAZIONE DEL PERSONALE DI AZIENDE TERZE IN APPALTO (servizi di manutenzione, pulizia, security ecc.)
-
Il personale del fornitore, prima di accedere, deve prendere visone dell’Informativa sulle misure adottate del Committente e sottoscrivere l’Autodichiarazione di cui all’APPENDICE C.
In particolare, ciascun lavoratore dovrà dichiarare di non essere già risultato positivo all’infezione COVID 19. In caso contrario per poter accedere, dovrà fornire al Medico Competente della Società Committente la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone.
L’Informativa e l’Autodichiarazione potranno essere somministrate mediante specifica Applicazione IT.
-
Il personale del fornitore presenti una dichiarazione a firma del proprio datore di lavoro, che dia evidenza dell’applicazione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
-
Nel caso il personale del fornitore risultasse positivo al tampone COVID-19, il Datore di Lavoro della Ditta dovrà informare immediatamente il Medico Competente del Committente fornendo collaborazione con l’autorità sanitaria ed elementi utili all’individuazione di eventuali contatti avuti.
Il committente deve effettuare il controllo del rispetto, da parte del personale del fornitore, delle misure contenute nell’Informativa fornita.
5.3
INFORMAZIONE UTENTI ESTERNI
Comunicare e sensibilizzare gli “utenti esterni” (visitatori) sulle norme comportamentali e misure igienico sanitarie ( [1] ) a cui attenersi all’interno degli ambienti:
-
evitare il contatto ravvicinato con persone con persone che soffrono di infezioni respiratorie
-
evitare abbracci e strette di mano
-
rispettare la distanza minima di 1 metro tra le persone
-
coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso o con il gomito quando si starnutisce e tossisce
-
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
-
utilizzare mascherine per la protezione delle vie respiratorie
In corrispondenza degli ingressi, e comunque in posizione ben visibile, applicare opportuni cartelli informativi richiamanti le misure igienico sanitarie qui sopra elencate (es. Figura 7).
[1] la modalità più opportuna di somministrazione di queste informazioni dovrà essere definita dalla Società. Affissione di cartelli (Figura 1), consegna di opuscolo informativo, invio di messaggi su cellulare e tablet, utilizzo di Applicazione IT ecc. come previsto dal “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020.
6
Misure per il miglioramento della QUALITÀ DELL’ARIA
6.1
VENTILAZIONE NATURALE
In presenza di finestre apribili, tutte le mattine prima dell’avvio delle attività d’ufficio, aprire le finestre per incrementare la ventilazione naturale degli ambienti, anche a discapito del comfort termico. Ripetere l’operazione a metà giornata, per esempio durante la pausa pranzo.
6.2
VENTILAZIONE MECCANICA
In presenza di impianto di ventilazione centralizzato, nelle ore notturne, quotidianamente, prevedere la diffusione negli ambienti di prodotti disinfettanti tramite l’impianto di ventilazione.
6.3
VENTILAZIONE MECCANICA
In presenza di impianto di ventilazione centralizzato, adottare le seguenti misure:
-
eliminare la funzione di ricircolazione dell’aria (la ventilazione deve avvenire con il 100% di aria esterna);
-
aumentare il ricambio d’aria negli ambienti attivando la ventilazione a velocità nominale almeno 2 ore prima l’inizio dell’utilizzo dell’edificio e riducendola al minimo almeno 2 ore dopo il termine del periodo d’uso giornaliero. In caso di sistemi con controllo delle portate d’aria centralizzato in base alla concentrazione di CO2 negli ambienti, abbassare il limite di intervento a 400 ppm, soglia che di fatto attiva il funzionamento costante delle macchine;
-
mantenere attivo l’impianto di ventilazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La notte e nei week end potrà essere abbassata la velocità;
-
mantenere attivo l’impianto di estrazione aria dai WC 24 ore su 24, 7 giorni su 7;
-
fare ispezionare le apparecchiature di recupero termico (in particolare i recuperatori di calore di tipo rotativo ed entalpico) assicurandosi che non vi siano perdite che possano miscelare i flussi d’aria in ingresso e in uscita;
(in presenza di impianto di umidificazione) nel funzionamento invernale, umidificare l’aria esterna al fine di mantenere l’umidità relativa all’interno degli ambienti al di sopra del 40%.
6.4
PULIZIA IMPIANTI (ventilazione, condizionamento)
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri degli impianti di condizionamento (UTA) e praticare la loro disinfezione con prodotti virucidi.
Aumentare la frequenza di pulizia dei filtri dei fan-coils.
Aumentare la frequenza di pulizia delle griglie/bocchette di immissione/estrazione aria.
7
Misure per la PULIZIA e SANIFICAZIONE degli AMBIENTI
7.1
SANIFICAZIONE PRE-APERTURA
Prima della riapertura degli uffici il Datore di Lavoro deve effettuare una sanificazione straordinaria completa di tutti gli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Per sanificazione si intende: la pulizia (con detergenti tradizionali) e la successiva disinfezione (con idonei prodotti disinfettanti). Le modalità di disinfezione degli ambienti dovranno essere decise in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche degli spazi da trattare.
Per la sanificazione il Datore di Lavoro deve incaricare ditte in possesso di:
-
Inscrizione in CCIAA con specifico riferimento alla Sanificazione
-
Personale specificatamente formato nelle procedure di sanificazione e gestione dei prodotti disinfettanti (ozono, cloro, perossidi)
Documento di Valutazione Rischi in cui sia presente l’attività di sanificazione
7.2
PROCEDURE DI PULIZIA ORDINARIA
L’azienda deve effettuare la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Nella procedura di pulizia, deve essere prevista la pulizia 2 volte al giorno, con comuni detergenti, delle principali superfici di contatto quali, ad esempio:
-
interruttori
-
maniglie di porte e finestre
-
superfici dei servizi igienici e sanitari
-
piani di appoggio dei tavoli
-
cornette del telefono
-
superfici dei dispositivi di stampa (fotocopiatrici, plotter)
-
pulsantiere di distributori automatici
-
pulsantiere degli ascensori (di cabina e di piano), superfici interne della cabina
7.3
SANIFICAZIONE PERIODICA
Periodicamente l’azienda deve effettuare la sanificazione completa di tutti gli ambienti, delle postazioni di lavoro (tavolo, tastiere, schermi touch, mouse ecc.) e delle aree comuni e di svago.
7.4
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO
Al fine di consentire una più efficace effettuazione delle operazioni di pulizia e sanificazione della postazione di lavoro, dare disposizione di rimuovere, a fine giornata, tutti gli effetti personali conservati sul tavolo (clean desk policy).
7.5
PULIZIA POSTAZIONI DI LAVORO “NON ASSEGNATE”, SOGGETTE A TURNAZIONE
Ad ogni cambio di turno, dare disposizioni per la pulizia delle principali superfici di contatto (tavolo, tastiere, schermi touch, mouse ecc.). La pulizia deve essere effettuata direttamente dall’utente al termine del turno mediante i prodotti messi a disposizione dalla Società.
7.6
Mettere a disposizione di tutti gli utenti, ad ogni piano, un kit per la pulizia delle superfici, costituito da un prodotto igienizzante e panni monouso.
Mettere a disposizione di tutti gli utenti soluzioni disinfettanti per le mani a base alcolica.
Individuare, una o più figure di riferimento per la verifica delle scorte dei prodotti in oggetto.
7.7
PULIZIA ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL PERSONALE
Individuare eventuali attrezzature/dotazioni presenti negli ambienti di lavoro che possono favorire la diffusione del virus quali, ad esempio:
-
Forni a micro onde
-
Bollitori di acqua
-
Distributori di acqua potabile
Per queste attrezzature deve essere opportunamente regolamentato l’utilizzo (eventualmente anche vietandolo) e definite specifiche modalità di pulizia.
Apposito cartello informativo deve essere apposto in prossimità dell’attrezzatura
7.8
DISINFEZIONE AMBIENTI DOVE HA SOGGIORNATO PERSONA RISULTATA INFETTA
L’ambiente deve essere sanificato secondo le disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, e deve essere ventilato.
Per la sanificazione dell’ambiente applicare le misure straordinarie di seguito riportate:
-
a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con detergente neutro e successiva disinfezione. Per la disinfezione, da effettuare sempre dopo la pulizia, utilizzare ipoclorito di sodio 0,1%. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare alcol etilico al 75% o soluzioni similari;
-
durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o di tipo chirurgico, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto;
-
vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate più di frequente quali, per esempio, interruttori, maniglie di porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, pulsantiere ascensori, ripiani della scrivania, cornette del telefono.
7.9
GESTIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI
DPI monouso e panni monouso per la “normale” pulizia/disinfezione.
Dotare il personale di appositi cestini dedicati alla raccolta di DPI monouso e di panni monouso utilizzati per la normale pulizia/disinfezione delle superfici. Questi rifiuti devono essere raccolti in sacchetti, sigillati e conferiti nella raccolta del secco indifferenziato.
Mascherine, guanti, panni e stracci utilizzati per la sanificazione/decontaminazione dell’ambiente in cui ha soggiornato un soggetto sospetto o confermato di COVID 19.
I rifiuti prodotti dalle attività di sanificazione/decontaminazione, immediatamente dopo il termine dell’attività, devono essere raccolti separatamente, trattati ed eliminati come materiale potenzialmente infetto (rif. Circolare del Min. Salute n. 5443 del 22/02/2020: “…I rifiuti devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto categoria B (UN 3291)…”, corrispondenti al codice CER 18.01.03* HP 9 e categoria ADR UN 3291).
7.10
PULIZIA MEZZI DI TRASPOSTO AZIENDALI / ATTREZZATURE, NON AD USO ESCLUSIVO
In funzione della tipologia di mezzo/attrezzatura a disposizione del personale regolamentarne l’utilizzo e la pulizia.
In particolare per le autovetture devono essere previste le seguenti misure:
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dotare l’autovettura di un pacco di guanti monouso, di un flacone di gel igienizzante e di panni monouso
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prima e dopo l’utilizzo arieggiare l’abitacolo aprendo i finestrini
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utilizzare guanti monouso e mascherine (sia conducente che passeggero)
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il passeggero deve accomodarsi sul sedile posteriore
al termine dell’utilizzo pulire con gel e panni in dotazione: il volante, le maniglie, il pomello della leva del cambio.
8
Misure per la SORVEGLIANZA SANITARIA (dei lavoratori)
8.1
REINTEGRO LAVORATORI DOPO L’INFEZIONE COVID 19
Il Medico Competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, deve effettuare la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’”idoneità alla mansione” (rif. D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter), anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
8.2
La sorveglianza sanitaria periodica dei dipendenti deve proseguire nel rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute. In particolare:
-
dovranno essere privilegiate le “visite preventive”, le “visite a richiesta” e le “visite da rientro” da malattia
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la sorveglianza sanitaria periodica non sarà interrotta (sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio)
8.3
Il Medico Competente deve collaborare con il Datore di Lavoro e le altre figure aziendali (RLS/RLST) nell’integrare e proporre misure di regolamentazione legate al COVID-19, per esempio dovrà:
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proporre eventuali ulteriori misure di prevenzione e protezione, in caso di personale con particolare fragilità a causa di patologie attuali o pregresse, stato di gravidanza, età avanzata
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aggiornare la formazione e l’informazione nei confronti dei lavoratori rispetto al rischio biologico ed alle misure di prevenzione adottate
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attuare gli adempimenti richiesti dalle autorità sanitarie competenti
-
effettuare formazione su regole igieniche di base
In particolare, il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori.
8.4
Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, rispetto alla normale sorveglianza sanitaria del personale operata dal Medico Competente, come ad esempio l’esecuzione del tampone per i lavoratori, la Società fornirà la massima collaborazione.
Analogamente, verranno informati i dipendenti di questa eventualità con richiesta di fornire la massima collaborazione.
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